Il blog è uno strumento molto semplice da utilizzare per chiunque voglia scrivere una storia e renderla immediatamente disponibile al pubblico della Rete, e infatti è altrettanto facile vedere in giro per la Rete blog che interrompono le pubblicazioni prima ancora che il progetto nel suo complesso abbia preso forma. Eppure, il blog ha un grande potenziale dal punto di vista narrativo, innanzitutto perché per la sua struttura consente un lento processo di sospensione dell’incredulità, per cui i personaggi della storia vengono percepiti come reali dal lettore.
Il timbro della data in ogni post, ad esempio, che coincide con il giorno in cui il narratore l’ha pubblicato, è uno degli elementi che contribuisce ulteriormente ad alimentare l’illusione che i personaggi siano esseri viventi reali, creando un nuovo tipo di tensione temporale che non sarebbe possibile attraverso la carta stampata: se qualcosa di drammatico è destinato ad accadere, i lettori non hanno altra scelta che aspettare fino a che quegli eventi si svolgano e il narratore si sieda a scriverli.
Questo tipo di narrazione ricorda molto il romanzo epistolare o il diario. In questo genere di storie il punto di vista è limitato a quello del narratore ed è solo mettendo insieme gli elementi resi da lui disponibili e leggendo tra le righe che il lettore può plasmare i personaggi e avere un quadro complessivo della trama. Tuttavia, fedele al suo formato, il blognovel non segue la prosa introspettiva e prolissa delle lettere o dei diari personali, andando invece poco oltre il frammentismo e la scrittura veloce tipica del Web.
Gli episodi narrati sono di solito brevi, costituiti da pochi paragrafi che descrivono gli eventi con l’aggiunta di qualche riflessione sull’argomento del giorno. Le introduzioni a personaggi e fatti sono succinte, se non inesistenti, visto che il narratore li conosce già e non ha bisogno di descriverli. La prosa segue lo stile del flusso di pensiero, di qualcuno più interessato all’auto-espressione che a consegnare una narrazione coerente.
Questo fa in modo che, nella percezione del lettore, il tempo della storia si dilati notevolmente, andando a coincidere con il tempo del mondo reale. Il formato di una blognovel non è quindi quello della classiche trame che hanno un’introduzione, uno sviluppo e una conclusione, ma è molto più vicino a quello delle sitcom, del “e poi succede che…”
La familiarità dei lettori, che probabilmente sono anche spettatori della televisione, con tali tecniche narrative rende più semplice l’immedesimazione nella storia; un aspetto importante per un formato come il blognovel che richiede al lettore lo sforzo di tornare su una pagina di frequente e per un lungo periodo di tempo.
Elementi che contraddistinguono un blognovel
- la scrittura in prima persona;
- una trama che si svolge in tempo reale;
- la realtà che influenza lo sviluppo della trama;
- l’autore di fatto non esiste, non è menzionato;
- è il protagonista ad essere riconosciuto come reale, anche al di fuori del contesto del Web.
FONTE: “El blog en la literatura. Un acercamiento estructural a la blogonovela” di Hernán Casciari