Tre esponenti della corrente letteraria postmoderna rilasciano i loro personali consigli su come scrivere buona narrativa. Le parole d’ordine sembrano essere “verità” e “off-line”!
Jonathan Franzen
– La fiction che non è frutto della personale esperienza di un autore non vale molto, se non a fare soldi.
– Non usare mai la parola “allora” come una congiunzione – abbiamo “e” per questo scopo. “Allora” è la soluzione di uno scrittore pigro al problema dei troppi “e” nella pagina.
– Scrivi in terza persona a meno che, davvero, la voce in prima persona di un personaggio non ti si offre distinta e irresistibile.
– Quando l’informazione diventa libera e universalmente accessibile, i volumi di ricerca di un romanzo si svalutano con esso.
– La narrativa autobiografica più pura richiede pura invenzione. Nessuno ha mai scritto una storia più autobiografica de “La metamorfosi”.
– E’ indubbio che chiunque abbia una connessione Internet sul posto di lavoro non sta scrivendo buona narrativa.
Zadie Smith
– Assicurati di leggere un sacco di libri. Dedica più tempo a fare questo che a ogni altra cosa.
– Prova a leggere il tuo lavoro come farebbe un estraneo, o meglio ancora, come farebbe un nemico.
– Non idealizzare la tua “vocazione”. Non esiste lo “stile di vita da scrittore”, no. Tutto ciò che conta è ciò che si lascia sulla pagina.
– Lascia uno spazio decente di tempo tra la scrittura e la sua modifica.
– Lavora su un computer che è disconnesso da Internet.
– Proteggi il tempo e lo spazio che dedichi alla scrittura. Teni lontano tutti, anche le persone che sono più importanti. La presenza di una folla non renderà la tua scrittura migliore di quello che è.
– Di ‘la verità, utilizza qualsiasi escamotage possibile, ma raccontarla.
Joyce Carol Oates
– Sii il tuo proprio critico. Simpatico ma senza pietà!
– A meno che non stai scrivendo qualcosa di molto all’avanguardia – tutto nodoso e “oscuro” – prendi il considerazione la possibilità di dividere in paragrafi.
– A meno che non stai scrivendo qualcosa di molto post-moderno – auto-cosciente, auto-riflessivo e “provocatorio” – prendi in considerazione la possibilità di utilizzare parole semplici al posto di polisillabiche “grandi” parole.
– Tieni a mente Oscar Wilde: “Un po ‘di sincerità è una cosa pericolosa e molta è assolutamente fatale.”
– Mantieni accesa la speranza nel cuore. Ma aspettati il peggio
2 risposte
Occasionalmente mi chiedo cosa possa indurre chi scrive a dare consigli sul modo migliore di scrivere, ma poi mi convinco che è il consigliare che fa sentire di essere degli arrivati al capolinea, proprio lì, dove lo scrivere inizia a perdere di significato per lasciar posto al chiedersi il perché si continui a scrivere al posto di spararsi una pistolettata in un piede…
Sono rarissime le cose che leggo con più piacere dei consigli di scrittura, li trovo magnifici e credo siano le cose migliori che chi li ha scritti… abbia mai scritto. In questo senso sono dei veri capolavori.