Edward Boches, professore alla Boston University, ha pubblicato su SlideShare alcune presentazioni molto interessanti su cosa è la creatività e come essere creativi nell’era digitale. Le sue indicazioni sono molto mirate al mondo della pubblicità e del marketing, ma credo che qualunque tipo di creativo possa trovarvi la giusta ispirazione. Infatti, che siate scrittori, copywriter, blogger o uno qualunque dei webcosi oggi in circolazione, la sfida che accomuna tutti è quella di riuscire a catturare l’attenzione.
Ecco come è mutato il livello di attenzione degli utenti del Web dal 2000 ad oggi, secondo i dati riportati da Boches.
Nell’era digitale, sostiene il professore, c’è bisogno di grandi idee degne di attenzione; idee che invitano alla partecipazione, che generano contenuti, che ispirano la condivisione e che guadagnano copertura mediatica.
Non si creano più messaggi, ma esperienze. Bisogna, quindi, riuscire ad unire le parole, le immagini, i media, la tecnologia e la comunità, per creare risultati interessanti e inaspettati. Quelle che Boches definisce “collisioni”, ossia, una combinazione di nuovo e curioso, con un pizzico di irriverenza.
Non è facile, certo, ma ci sono alcuni trucchi. Ad esempio, imparare a sezionare le cose che funzionano per estrapolarne gli ingredienti principali e trovare così nuove formule per creare nuove collisioni. In poche parole, non esistono nuove idee ma soltanto nuovi modi di riproporle.
Insomma, i creativi dell’era digitale devono imparare a rubare e remixare. Che ne pensate?
In attesa dei vostri commenti, vi lascio con la formula di Boches per trovare nuovi modi di raccontare storie:
• pensate a come a “dimostrare” il vostro messaggio;
• creare una “bravata” ad effetto che attrae gli utenti;
• lavorare su più mezzi e tecnologie;
• registrare le reazioni per creare nuove storie.
E ancora:
• rompere grandi cose in piccoli pezzi;
• offrire una ricompensa per la partecipazione;
• non avere paura di chiedere;
• essere gioiosi ed entusiasti.
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