Sarà perchè sono spesso impegnati a reinventare la realtà, in eventi ed incontri in giro per il mondo, ma non è stato facile ottenere un’intervista con lo staff di FakePress, l’associazione culturale che si occupa di realizzare e promuovere nuovi modelli di publishing. Li seguiamo già dal lancio del REFF (Roma Europa Fake Factory) Book e finalmente li ritroviamo, reduci dal lancio internazionale della pubblicazione avvenuto a Londra presso la Furtherfield Gallery.
“E’ stato un evento festoso all’insegna della performance con un pubblico numeroso, attento e curioso”, racconta Oriana Persico, esperta di Media e Comunicazione presso Fake Press.
“REFF si è presentato nei panni di una Fake Institution in piena regola. Abbiamo prodotto una droga in Realtà Aumentata, la REFF AR Drug, partendo da due considerazioni di base:
1) le tecnologie digitali, e in particolare la realtà aumentata, offrono la possibilità di stratificare contenuti sul mondo, aprendola ad un continuo e sistematico processo di reivenzione;
2) le istituzioni producono droghe somministrate legalmente alla popolazione sotto forma di medicine.
A Furtherfield abbiamo allestito un vero e proprio laboratorio chimico e presentato al pubblico le tre molecole costitutive della REFF AR Drug: REINVENTum, REMIXine, REALITene. Vi lascio al video dell’opening per capire meglio come si è svolto il tutto.”
Ma cosa sono questi “elementi di Realtà Aumentata” che offre Reff? In definitiva, cosa il RomaEuropaFakeFactory book ha più degli altri e-book?
“Un nuovo modo di scrivere sul mondo: la realtà aumentata che ci interessa non è un dinosauro che compare all’improvviso se inquadriamo un parco con uno smartphone (o altro dispositivo), ma la possibilità di stratificare contenuti sulla realtà ordinaria, estendendola, aprendola a un processo di continua reinterpretazione, reinvenzione, riscrittura. Una scrittura emergente che abilita l’espressione di molteplici punti di vista, quindi anti-autoritaria. Sono grammatiche tutte da costruire che stiamo sperimentando.
Per capire in dettaglio come funziona il libro, ecco alcune interessanti spiegazioni del dott AR.
Vorrei invece concentrarmi sulla seconda parte della domanda. REFF non è un libro e non è un e-book, o meglio non solo.
La versione cartacea del volume è stata pubblicata da DeriveApprodi: il volume contiene QRcode e Fiducial Marker, anche molto particolari (come, ad esempio, un albero generativo in 3D che cresce in base alle interazioni con i contenuti digitali del libro, e molti altri). La versione digitale consiste in un sito (da cui è fra l’altro possibile interagire con i contenuti in realtà aumentata, in specifico i Fiducial Marker), un’applicazione per iPhone e iPad. Tutto sommato fino a qui stiamo parlando ancora degli aspetti “ludici” del progetto, di belli, emozionanti e utilissimi gadget. Il prodotto editoriale che ci interessa, quello realmente nuovo che contraddistingue il REFF, è MACME: una piattaforma di publishing cross-mediale ideata, realizzata e distribuita da FakePress sotto licenza GPL3. MACME è un plugin WordPress che consente di creare pubblicazioni con le stesse caratteristiche del libro del REFF a partire da un normalissimo blog: lo abbiamo rilasciato proprio in questi giorni.
Stiamo lavorando anche alla versione inglese del libro che speriamo di vedere presto pubblicata. Questa volta il libro perderà la sua forma classica: al suo posto ci sarà una piccola scatola con l’estetica di una medicina, contenente Qrcode e Fiducial marker ritagliati a mo’ di pastiglie, la REFF AR Drug, con tanto di bugiardino e istruzioni. Intanto a Londra ne abbiamo prodotti 100 pezzi in edizione limitata insieme a Furtherfield.”
Che impatto avrà il rilascio di un tool aperto sull’editoria digitale, sia dal punto di vista dei lettori che degli editori?
“MACME trasforma un blog WordPress in un sistema di pulishing cross-mediale. Usandolo è possibile selezionare contenuti dal proprio blog e vederli pubblicati su diversi canali, senza aggiungere complessità al processo di editing (sostanzialmente cliccare un bottone “GENERATE” sull’interfaccia), nello specifico:
– su un sito web (blog WordPress);
– su una versione mobile del sito (il blog wordpress, ottimizzato per accesso mobile);
– su un e-book (ePub e formato PDF) la cui estetica e layout possono essere realizzati entro determinati livelli utilizzando semplici meccanismi basati su CSS;
– su un’applicazione smartphone (iPhone/iPad e a breve Android) distribuibile autonomamente su app store e sul mercato;
– geograficamente, utilizzando tecnologie location based (i contenuti georeferenziati possono essere esperiti sia usando l’applicazione smartphone generata da MACME, sia attraverso qualsiasi canale che accetta come inputs formati KML e GeoRSS);
– su oggetti, carta, muri, corpi, edifici, pavimenti e qualsiasi cosa usando i QRCodes generati da MACME (i QRCodes vengono generati automaticamente e inclusi nella versione PDF e ePub degli output, per consentire l’accesso a video, suoni, esperienze interattive direttamente dalla carta)
– ovunque, utilizzando la realtà aumentata (sia attraverso Fiducial Markers, sia attraverso coordinate geografiche, in modo che il contenuto in realtà aumentata venga sovraimposto sullo schermo dei mobile delle persone, stratificandosi direttamente alla realtà “ordinaria”).
MACME è un’atto di accesso, come lo è la scelta di usare WordPress, piattaforma usata da migliaia di persone per esprimersi sul web ogni giorno. Il libro del REFF ne è il primo esperimento editoriale: lo abbiamo editato direttamente usando MACME. Questo tool esce in un momento del tutto peculiare: attualmente, nell’editoria, è in corso una guerra di formati paragonabile a quelle che a suo tempo avvenne sulle videocassette. I grandi operatori cercano di imporre i propri formati sugli e-book insieme a DRM e altre varie amenità: gli editori (classici) e gli autori ne subiscono gli effetti. Con MACME abbiamo voluto mettere nelle mani del maggior numero di persone possibile strumenti di autonomia. Sull’utilità, bhè, giudicate voi e se scaricate il plugin fatecelo sapere.
Vorrei concludere questa intervista con un ringraziamento a Salvatore Iaconesi, aka xDXD: se MACME esiste, se esistono il REFF e la sua droga in Realtà Aumentata, è colpa sua. Il software, l’estetica e il germe originario di tutto questo è nato dal suo lavoro a dalla sua feroce intuizione: dal momento che viviamo insieme, avete motivo di credermi 🙂
2 risposte