Presentato durante la 1a Convention di Stealth, BackTypo è l’ultimo prodotto di casa Simplicissimus.
Uno strumento a disposizione di chiunque voglia creare il proprio ebook nel formato standard ePub, pur non avendo tutte le competenze tecniche necessarie.
Fino ad oggi l’unica opzione per gli autori indipendenti è stata quella di affidarsi a dei servizi di conversione file, molto dispendiosi e dal risultato non sempre soddisfacente. BackTypo promette, invece, di superare anche questo che è davvero l’ultimo ostacolo alla diffusione di contenuti digitali auto-prodotti.
Non vale solo per le pubblicazioni più ricche, ma anche per quelle più semplici, come brevi racconti o poesie, che sono quasi esclusivamente testuali.
BackTypo nasce con l’intento di abbattere queste barriere fornendo all’autore e all’editore un ambiente integrato per la scrittura, l’editing, e la messa in vendita di contenuti editoriali digitali.
Gli autori potranno, infatti procedere alla creazione del proprio libro direttamente online tramite l’editor del sito.
Gestire tutte le pubblicazioni sulla dashboard autore
E, aspetto tra i più interessanti, modificare, aggiornare e ripubblicare i file ePub quante volte lo si desidera senza mai perdere in qualità, né in pazienza…
È uno strumento che si posiziona nel retrobottega (“back”) di una tipografia (“typo”) digitale, che rimane invisibile ai più, e che fornisce agli autori e agli editori un tool per produrre e rilasciare contenuti in modo rapido, e soprattutto iterativo, ovvero fornendo la possibilità di correggere gli errori (di nuovo “typo”), apportare modifiche, e rimettere subito in linea il nuovo contenuto.
7 risposte
I miracoli dei tool automagici, poco importa come davvero viene fatto l’ePub. Una volta non visualizzavo un ePub comprato su uno store sul mio lettore e-book e mi dissero: “ma si vede su iBooks”. Basta un tool automagico e che si veda su iBooks il resto non conta. Le intenzioni sono ottime e poi è gratuito.
Sembra un tool davvero utile. Non vedo l’ora di provarlo!
Da quello che ho capito io questa definizione non va bene “Non vale solo per le pubblicazioni più ricche, ma anche per quelle più semplici,” perché invece il tool in questione funziona solo per pubblicazioni semplici, molto semplici (senza note, immagini, tabelle, formule, spartiti, etc…).
Inoltre “l’unica opzione per gli autori indipendenti è stata quella di affidarsi a dei servizi di conversione file, molto dispendiosi e dal risultato non sempre soddisfacente” non è affatto vero dal momento che fare un ebook costa pochissimo e il risultato è spesso soddisfacente se ci si affida a dei professionisti veri. Dipende dal valore che si da al proprio tempo… spesso conviene l’outsoucing piuttosto che farsi le cose da soli perdendoci molto più tempo.
In generale questo post mi sembra più uno spot pubblicitario che un articolo degno di Storia Continua 🙁
Salutoni!
Grazie Sergio, comunque rassicuro tutti: NON E’ UNO SPOT. Magari potessi lavorare con Simplicissimus (avrei più stabilità economica 🙂
Ho segnalato solo un servizio che mi sembrava interessante. Farò un post sui costi della conversione.