Il post di oggi è dedicato a quegli editori che hanno fatto dell’ebook, non un supplemento al catalogo, ma il loro mercato primario, puntando dritto all’innovazione e al cambiamento.
Non è facile scovarli, però esistono e a proposito delle modalità con cui proporsi ad uno di questi editori digitali puri, vi propongo la lettura di un estratto del report di Daniele D’Ausilio “Il codice degli ebook”, che contiene consigli utili e mirati allo scopo.
“Per prima cosa, poniti delle aspettative realistiche. Capisco che è difficile perché per te il tuo libro è semplicemente qualcosa di speciale, un capolavoro, ma tieni sempre presente che l’editoria è un settore non facile e ci sono tante richieste in qualsiasi momento, per cui non solo potrebbe non essere automatica la pubblicazione, ma aspettati di dover magari fare anche numerosi cambiamenti al tuo libro, se ti viene chiesto di farlo. Anzi, vedila come una cosa positiva: se l’editore ti risponde dicendo cosa non va bene, significa che in ogni caso il tuo ebook è stato letto e preso in considerazione, quindi, dopo tutto il lavoro che hai fatto, fare qualche ulteriore modifica non è poi così male.
Sii paziente!
Inoltre fai attenzione agli INTERESSI o al TARGET: gli editori seguono sempre degli argomenti specifici, quindi è inutile inviare una “Guida su come allevare il proprio Bambino”, a un editore che si occupa di libri di economia, o viceversa. In questo modo perderesti solo del tempo prezioso. Prima di inviare il tuo ebook a un editore, assicurati che sia affidabile, non importa se è un piccolo editore, l’importante è che sia degno di fiducia. Fai attenzione a questi aspetti:
- Nel sito dell’Editore è riportata in vista la sua Partita IVA?
- Ci sono delle Testimonianze di Altri Autori emergenti?
- Ha un Catalogo Visibile di altri Libri in vendita
- Ti chiede dei Soldi per essere Pubblicato?
- Le sue regole sono chiare e serie?
- Avrai un regolare contratto?
- Manterrai i tuoi Diritti di Autore?
- Richiede l’esclusiva?
Se farai caso a questi particolari sarai in grado di riconoscere un editore serio, che potrà prendere in considerazione la tua opera per pubblicarla nel suo Catalogo/Sito internet.
Purtroppo devo dirti però, che a differenza dell’America dove il settore della vendita ebook è molto sviluppato, qui da noi il mercato è molto indietro (…) Per tua fortuna però, lo scenario sta cambiando”.
E non si sbaglia D’Ausilio accennando al cambiamento, perché accanto al suo Bruno Editore, che pubblica esclusivamente ebook per la formazione (e periodicamente apre le selezioni per la pubblicazione di nuove proposte), sono nate e continuano a nascere nuove case editrici che propongono cataloghi totalmente digitali. Nell’arco di appena pochi anni hanno preso vita anche Blonk, Sugaman di Paolo Nori e Alessandro Bonino, preceduti dai redattori della 40K “Fortykey”, che hanno fatto della brevità di bit il loro must.
A queste vanno aggiunte tutte le case editrici e le startup che oltre alla pubblicazione di ebook si dedicano anche alla produzione di applicazioni per dispositivi mobili ed enanched books, come Area51 Publishing, goWare Apps e Landscape Books.
Se ne dimentico qualcuna, segnalatela fra i commenti; dal canto mio proverò a mantenere la lista Twitter dedicata agli editori digitali sempre aggiornata. Sono sicura che vi tornerà utile per pubblicare il vostro ebook 🙂
Tabella dei contenuti:
Elenco delle principali case editrici digitali italiane
Adagio eBook
Autori Ebook
Castello Volante
Catnip Edizioni (narrativa interattiva)
DiversaMente Libri
eLit di HarperCollins
Emma Books
Errant Editions
equiLibri digitali
Il glifo ebooks
LA CASE Books (audiobook)
Nativi Digitali Edizioni (visual novel)
Officine Editoriali
Passerino Editore
Quintadicopertina
Vizi Editore (audioebook)
Zandegù
Zoom di Feltrinelli
Tutte sembrano animate dallo stesso intento di scovare nuove e interessanti storie da pubblicare, ciò non toglie che per riuscire a spuntare un contratto di edizione tradizionale bisogna convincere gli addetti ai lavori che la vostra idea di libro ha una seria possibilità di successo commerciale.
Come mi è capitato di leggere, gli editori tradizionali sono molto bravi a vendere libri alle librerie, ma non ai lettori. Il che è ancora più vero per gli ebook, quindi, presentarsi con una buona proposta significa dimostrare di essere a conoscenza dei meccanismi che al giorno d’oggi muovono gli ingranaggi del sistema editoriale. Questo si traduce essenzialmente in 3 particolari che non possono mancare quando ci si propone a un editore.
1. L’esposizione dell’idea
L’errore più grande che gli autori fanno è parlare molto del loro libro, del perché lo hanno scritto, perché pensano che la gente dovrebbe volerlo leggere. Sembra la cosa più logica da fare, ma non è l’approccio ideale. A un editore non interessa l’idea o il contenuto del libro di per sé. Si preoccupa dell’idea o del libro in relazione, ancora una volta, al suo potenziale commerciale, ovvero a quali esigenze o problema risolve per i lettori.
Che scriviate saggi o narrativa, nell’esporre la vostra proposta di pubblicazione dovreste preoccuparvi in primo luogo di rispondere a queste domande:
Perché le persone dovrebbero preoccuparsi di ciò che avete da dire?
Perché a qualcuno dovrebbe interessare il libro?
Che bisogno soddisfa?
Che problema risolve?
In definitiva, perché la gente vorrà comprarlo?
In effetti, si sta vendendo all’editore l’idea che ci sono molte persone che hanno un problema urgente che il libro risolverà.
2. Informazioni sull’autore
L’errore che gli autori fanno qui è vantarsi o parlare troppo di se stessi. Ma tutto ciò che dovreste rivelare di voi stessi dovrebbe sempre essere inserito nel contesto del libro: perché sei la persona perfetta per il pubblico al quale l’editore si rivolge?
Allora, fareste bene a saltare tutte le cose che avete fatto nella vita e che nulla hanno a che fare con l’aver scritto il libro che state proponendo.
3. Piano di marketing
Ormai non so più quanti aspiranti scrittori ho sentito lamentarsi perché non sono stati sostenuti nella promozione dalle case editrici con cui avevano firmato. Il fatto è che fino a 10-15 anni fa gli editori non dovevano preoccuparsi di vendere direttamente ai propri lettori.
Con l’avvento di Internet (e Amazon) il gioco è cambiato; tutti hanno accesso a tutti i libri mai pubblicati, e gli editori devono sapere di investire su qualcuno capace di ritagliarsi un proprio pubblico. Questo è il motivo per cui a ottenere un contratto sono spesso personaggi più o meno “famosi” del momento o chi scrive su temi di tendenza.
Quando si invia una proposta di pubblicazione, perciò, non bisogna cadere nell’errore di affermare che il libro può interessare tutti indistintamente. Dal punto di vista dell’editore, ciò denota soltanto un rischio di investimento troppo alto quando con molta probabilità è alla ricerca di qualcuno che, invece, dimostri di avere una base di lettori pronti a comprare il libro.
Quindi, cosa dovreste inserire nella sezione “marketing”?
Tutte le metriche sul vostro pubblico. Quanto è grande la vostra mailing list, quanti follower avete sui social media, quanto è grande il vostro canale YouTube, e indicare quale sarà il vostro piano per utilizzare tale copertura.
Assicuratevi in fine di poter dimostrare tutto quanto riportato nella vostra proposta di pubblicazione, se volete sperare di ottenere un contratto. Ma se invece non avete ancora un seguito di lettori, perché appunto sperate di poter essere pubblicati per la prima volta?
Be’ è il caso, allora, di valutare strade alternative all’editoria tradizionale ma non meno valide. Visto che i tempi sono cambiati, nessun editore snobberà un libro che si è posizionato bene in classifica vendite, anche se autopubblicato o ha ottenuto una degna visibilità su una rivista letteraria o un sito di scrittura.
Per approfondire: Editoria tradizionale e Self-publishing non si escludono reciprocamente.
2 risposte
Sta per nascere Officine Editoriali, casa editrice esclusivamente digitale che pubblicherà il disagio scritto da chi il disagio lo vive. Gli e-book saranno di autori disagiati coadiuvati da scrittori professionisti. Si occuperà della valutazione di inediti. Importerà scrittori emergenti da aree svantaggiate e strategiche (Africa, Est Europa, Cina). Organizzerà laboratori di scrittura on line per i propri autori e per un pubblico al di fuori del circuito guida della casa editrice. Sta raccogliendo i fondi necessari sul sito produzionidalbasso.com. Le prime attività inizieranno comunque i primi mesi del 2012.
il glifo, oggi una startup, appena il mercato si farà un po’ vivace diventerà un editore di riferimento per la saggistica italiana di qualita.
http://www.ilglifo.it