Nello spazio sempre più affollato di Internet oggi, l’importanza dei contenuti interattivi non può essere sottovalutata.
Per definizione i media interattivi, che rispondono cioè alle azioni dell’utente, aumentano di per sé il valore dei contenuti, poiché spostano l’attenzione dal consumo alla partecipazione del lettore. E quale scrittore non desidera ottenere il massimo coinvolgimento dei lettori, più traffico verso le pagine libro, più visibilità?
La strategia di solito utilizzata per ottenere tali risultati è scrivere più libri; più roba si mette in giro più aumenta la portata del marchio dell’autore e la cosa funziona… Ma dobbiamo anche essere onesti, c’è un limite alla quantità di contenuti che tutti noi possiamo consumare.
Allora, forse c’è un altro modo. Forse possiamo ottenere l’esposizione e l’impegno che desideriamo, non solo perché il nostro libro è ovunque, ma perché è migliore: più utile, più intuitivo, più piacevole da consumare.
Le ultime ricerche sui contenuti interattivi riportano dati davvero esaltanti: secondo il Content Marketing Institute, l’uso di contenuti interattivi continuerà a salire nei prossimi 12 mesi.
Tra le motivazioni addotte dai marketers intervistati, l’87% concorda sul fatto che il contenuto interattivo cattura l’attenzione del lettore in modo più efficace del contenuto statico; il 77% sostiene che il contenuto interattivo è riutilizzabile, con conseguente ritorno dei visitatori e maggiore esposizione. Soprattutto la ricerca del CMI, dimostra come i contenuti interattivi possono essere integrati in ogni fase rapporto con i lettori.
In particolare, i giochi (77%) sono stati valutati più efficaci nella fase iniziale (consapevolezza / scoperta).
Gli ebook interattivi (54%) sono stati valutati più efficaci nella fase intermedia (considerazione).
Procedure guidate (33%) sono state valutate più efficaci nella fase finale (decisione di acquisto).
Cosa considerare prima di integrare l’interattività
Se il contenuto interattivo è così versatile, potente e immersivo, perché non tutti si sforzano di integralo nella propria strategia editoriale?
Per cominciare, lo sviluppo di funzionalità interattive può richiedere molto tempo (e denaro) rispetto alla produzione di contenuti statici; in alcuni casi anche competenze di programmazione che vanno al di là di quanto viene di norma richiesto a uno scrittore.
Sebbene, alcuni elementi interattivi – come quiz, sondaggi o mappe – possono essere facilmente generati con l’aiuto di strumenti software online o servizi di terze parti, c’è anche il lato utente dell’equazione da considerare.
Le funzionalità interattive in un ebook, ad esempio, non sono sempre compatibili con tutti i lettori digitali in commercio, potrebbe essere necessario l’utilizzo su un browser, dispositivo o piattaforma specifici, spesso con tempi di caricamento lunghi, che possono creare un’esperienza frustrante più che coinvolgente.
Quindi, prima di innamorarvi di uno strumento o un formato, considerate l’idea di testare l’effetto che potrebbe avere sul vostro pubblico. Questo è uno dei maggiori vantaggi offerti dall’interattività: ottenere delle risposte immediate sull’efficacia del proprio prodotto; capire quali opzioni scelgono i lettori e con cosa, invece, non interagiscono, e agire di conseguenza.
Quali tipi di contenuti interattivi utilizzare
Ecco un breve elenco di possibili opzioni per aggiungere interattività ai vostri libri.
Quiz e sondaggi. Possono essere usati per testare l’interesse o le opinioni del pubblico rispetto all’argomento di cui si intende scrivere.
Foto e video multidirezionali. Forniscono ai lettori una visione a 360 gradi delle ambientazioni di una storia, rendendo così l’esperienza di lettura più tangibile e stimolante.
Libri elettronici interattivi. La creazione di una versione navigabile del libro può aiutare i lettori a individuare rapidamente le sezioni più rilevanti o a ricostruire un percorso personalizzato all’interno della storia.
ChatStory e Bot. Questa è l’ultima tendenza in fatto di scrittura, raggiungere i lettori direttamente sui loro smartphone con messaggi che sembrano scritti direttamente dai personaggi, una tecnica che può essere utilizzata per ridurre la distanza tra finzione e realtà.
Infografiche e mappe, così come per i video possono aiutare a collocare i lettori all’interno di un contesto che li aiuti a comprendere meglio la storia e immergersi nel racconto.
Realtà Virtuale e Realtà Aumentate. Infine, se fosse il lettore a diventare il protagonista del libro?
Questi progressi tecnologici consentono di trasportare il pubblico all’interno del mondo immaginario di uno scrittore, in modi che non avremmo mai creduto possibili prima. Per questo è importante assicurarsi di avere una ragione importante per integrali all’interno della propria strategia editoriale. Se determinate funzionalità interattive non vanno a vantaggio della storia, non la rendono più coinvolgente, utile, memorabile o unica, potrebbero non valere il tempo e la spesa.
Quindi, lavorate a ritroso per selezionare il formato interattivo più appropriato, in base a quanto sia adatto al messaggio del vostro libro, al tipo contenuto e agli obiettivi della vostro piano.