Stando ai dati, se in questo 2015 l’ebook ha avuto una nuova ripresa lo si deve ai servizi per la lettura in streaming. Si tratta di piattaforme che consentono l’accesso ad un catalogo illimitato di libri digitali, dietro pagamento di un abbonamento mensile. Una percentuale dei guadagni va ai produttori, che siano editori tradizionali o autori indipendenti, a patto che il lettore sfogli una certa quantità di pagine.
Tale soluzione pare stia risollevando le sorti dell’editoria, ma come influisce sulle vendite degli ebook autopubblicati?
Secondo un sondaggio svolto da Digital Book World e Writer Digest, a beneficiare dello streaming sono soprattutto quegli autori che sono riusciti a produrre un catalogo consistente – sei o sette libri rispetto ai cinque prodotti in media dagli autori indipendenti – le cui vendite, però, non sono ancora esplose.
Ossia, ad affermare di aver tratto beneficio dalla vendita in streaming sono stati soprattutto gli autori che guadagnano in media fra i 3.000 $ e i 4.999 $ annui.
Viceversa, a parità di libri pubblicati, gli autori che guadagnano oltre i 15.000 $ l’anno, si sono detti penalizzati dal sistema di abbonamenti. Secondo le conclusioni di chi ha condotto il sondaggio, quindi, le esperienze degli autori dipendono molto da quale sia il loro livello di vendite complessivo di partenza.
Quanto si può guadagnare con gli ebook in streaming
Cerchiamo di capire quanto uno scrittore potrebbe guadagnare con lo streaming di ebook, partendo dal circuito Kindle Unlimited di Amazon. Da quando è stato attivato, gli autori hanno ricevuto una media di 1,34 $ ad ebook, calcolati sulla base dell’indice KENPC (Kindle Edition Normalized Page Count) in grado di stabilire il numero di pagine effettivamente sfogliate da un lettore a partire dal punto di inizio esatto di lettura. Si tratterebbe di una royalty del 30%, quando quella prevista per i singoli ebook venuti sul Kindle Store va dal 35% al 70%. Per di più gli autori che distribuiscono su Kindle Unlimited sono obbligati all’esclusiva.
Chi pubblica con Smashwords può distribuire, invece, sia su Scribd che Oyster guadagnando royalty del 60% sul prezzo di listino per ogni lettura completa, che equivale ad almeno il 30% del libro. Per gli scrittori di saggistica la percentuale scende al 20%, perché questo genere di libri hanno più probabilità di essere sfogliati in maniera non sequenziale.
StreetLib ha attivato il servizio in abbonamento con Bookmate, 24symbols, Kobo Plus e ogni autore autopubblicato riceve il pagamento della sua percentuale sul prezzo di listino, di solito il 60%, come avviene per una normale transazione d’acquisto, se il lettore legge oltre il 10% (20% nel caso di Kobo) del suo ebook.
Infine, anche Youcanprint ha di recente annunciato di aver portato i suoi di ebook su 24symbols.com. Anche qui il guadagno scatta quando il lettore sfoglia almeno il 10% delle pagine e il guadagno per gli autori è pari al 50% sul prezzo di copertina.
Stabilite voi quale sia la formula più conveniente, ma di certo lo streaming offe agli autopubblicati un’ulteriore chance di visibilità, se non di guadagni. Come viene spiegato anche su Ebookextra: “Si apre un nuovo canale per far conoscere, a un vasto pubblico, i loro lavori e conquistare così nuovi lettori differentemente irraggiungibili o raggiungibili solo con un cospicuo investimento promozionale e personale.
“Se sono un abbonato al servizio e posso sfogliare a go-go tra i titoli inclusi nel mio abbonamento, potrà succedere di essere favorevolmente impressionato dalla prosa di qualche autore di cui ignoravo l’esistenza Pertanto, per chi non è già un scrittore bestseller o di media/alta classifica, quello di farsi conoscere è l’obiettivo prioritario”.
Siete d’accordo? Conviene vendere i propri ebook in streaming? Aspetto i vostri commenti.
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