LibraryThing nasce nel 2005 per iniziativa dello sviluppatore Tim Spalding, in partnership con Bowker e AbeBooks, come servizio di social reading. Offre, quindi, la possibilità di catalogare i propri libri all’interno della piattaforma, condividerli con altri membri dalle preferenze comuni, trovare recensioni e raccomandazioni per nuove letture. Insomma, in tutto e per tutto un servizio simile a Goodreads o Anobii, se non fosse che LibraryThing mette a disposizione di autori ed editori dei potenti strumenti per la ricerca bibliografica e il monitoraggio dei libri online.
Statistiche, Tag Cloud e un wiki chiamato Common Knowledge che, grazie al contributo degli stessi membri della community, raccoglie ogni genere di informazione inerente un’opera, personaggi, serie, premi ricevuti, edizioni, dediche, citazioni, ma anche eventi correlati, film o musica, ricostruendo in pratica l’intero universo che ruota intorno ad uno specifico lavoro.
Per comprendere la complessità, e le potenzialità, di questo sistema sviluppato da LibraryThing, date un’occhiata alla pagina della serie di Star Wars, dove son catalogate più di 900 opere, con qualcosa come 70 sotto-serie.
Le voci all’interno del Common Knowledge fungono da link che rimandano alle pagine in cui vengono elencate tutte le opere o gli autori correlati. In fondo ad ogni opera sono presenti, poi, i campi per la modifica o l’aggiunta delle informazioni.
Come gli autori possono utilizzare LibraryThing
Il fatto che siano direttamente i lettori a contribuire alle bibliografie fa si che queste vengano organizzare secondo le cosiddette folksonomie, ovvero, una serie di termini che si discostano da quelli canonici utilizzati per i libri; perciò accanto alle etichette riguardanti il tema o il genere di un libro, se ne possono trovare altre che esprimono le preferenze degli utenti.
Così una persona potrà contrassegnare “Il Codice da Vinci” come romanzi, mentre un’altra con i tag “spazzatura religiosa”, e un’altra ancora solo “casa estiva”. I tag possono anche essere “preferiti” o “libri da leggere”.
Capite che questo significa poter monitorare gli umori, le opinioni, perfino le abitudini, che il vostro libro sta contribuendo a creare, dandovi delle ottime dritte, ad esempio, su quando lanciare una campagna promozionale o verso chi indirizzarla.
In ogni caso, potrete voi stessi contribuire al Common Knwoledge di LibraryThing attivando una Author Page ufficiale. Se i vostri libri non sono ancora inseriti nel database del sito, dovrete aggiungerli manualmente e in un secondo step richiedere status di autore.
Il costo dell’abbonamento annuale, senza limiti di catalogo, è di 10 $, ma con un account gratuito vi sarà comunque possibile inserire fino a 200 libri (avete scritto così tanto?).
2 risposte
il codice da vinci spazzatura religiosa??? fa paura guardare le cose da altre prospettive, evidentemente….
E’ un esempio per mostrare in quanti modi diversi i lettori possono contrassegnare uno stesso libro. Non c’è alcun giudizio dietro 🙂