Negli ultimi tempi Simplicissimus Book Farm, start-up forse più attiva in Italia nel settore dell’editoria digitale, sta avviando una serie di progetti di ricerca finalizzati alla definizione di alcuni standard di qualità ai quali, sia gli editori che i produttori di e-reader, dovranno adattarsi se vorranno offrire al proprio pubblico un’esperienza di lettura ottimale.
Lo studio si sta sviluppando su due piani: quello di Canone Simplicissimus, incentrato sulle caratteristiche tipografiche e di progettazione dei libri digitali e l’altro – sviluppato in collaborazione con l’Università di Bologna, La MediaLibraryOnline e Ledi International Bookseller – finalizzato al testaggio dell’adattabilità dei relativi lettori ai vari formati di e-book in circolazione.
Al momento entrambi i progetti sono in una fase di analisi del contesto attuale da cui partire e, quindi, di raccolta dati sul numero e le tipologie di e-reader in commercio e, soprattutto, sull’uso che i lettori ne fanno. Per stabilire le abitudini di lettura degli e-book, Canone Simplicissimus, tra agosto e settembre 2010, ha sottoposto un questionario di 25 domande ad un campione di 110 persone, raccolto attraverso il forum Simplicissimus, Friendfeed e Facebook.
Stando ai risultati, la lettura in digitale è generalmente più diffusa tra la popolazione maschile, di età non non più giovanissima (35 – 50 anni) e presumibilmente indipendente dal punto di vista economico, legge molti ebook ma, in generale, legge molto più della media italiana e ciò – secondo le conclusioni di Matteo Balocco che ha svolto l’indagine – sembra rafforzare il dato secondo cui il medium digitale incoraggia la lettura.
[ad]Lo strumento privilegiato resta il lettore e-ink, che non solo viene usato praticamente da quasi tutte le tipologie di utenti, ma si afferma anche come lo strumento più amato. Stenta a emergere invece l’uso di dispositivi multipurpose o di ambito mobile.
Riguardo alla qualità tipografica, se da un lato gli utenti esprimono un giudizio positivo sugli ebook in circolazione, dall’altro si adoperano in massa a modificarne l’aspetto sia attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’e-reader sia manipolando direttamente il foglio di stile. Gli interventi più diffusi riguardano dimensioni e tipo di caratteri usati, seguiti dall’impostazione del layout di pagina e per finire dalla struttura e navigazione del documento.
Oltre all’aspetto tipografico, secondo gli utenti intervistati, esistono anche altri ampi ambiti di miglioramento per gli e-book: l’offerta a catalogo, la compatibilità tra formati, la qualità tipografica e la navigazione.
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