Qualunque cosa se ne dica, a me Twitter piace proprio, perché può capitare d’imbattersi in account come questo: Storia di un condominio di veri finti uomini. @SocialMakingOf Vera Finta Pelle, il primo libro Twitterattivo by M.M.K.A.K.
Figuriamoci se potevo lasciarmi sfuggire l’occasione di contattare questo misterioso scrittore. E così, non solo scopro cos’è “Vera Finta Pelle”, ma che la #twitterattività è cosa ben diversa dalla #twitteratura. Ci credereste?
Vera Finta Pelle @SocialMakingOf
“L’idea non è di scrivere in 140 caratteri, ma di lavorare su un vero e proprio romanzo ancora in fase di costruzione.
“La #twitterattività sono le parole, i bivi, le scelte, i profumi, il tifo. La storia principale non muterà con scelte dettate dagli account; subirà sfumature di colore, aggiunta di sensazioni, note a piè di pagina. Ognuno eleggerà intimamente il suo personaggio preferito e si troverà inevitabilmente a pendere per quello piuttosto che per un altro.
“Ecco, in Vera Finta Pelle, mentre la storia progredisce, la distanza tra autore e lettore viene diminuita in favore di un dialogo, al fine di rendere il lettore più partecipe e meno all’oscuro di tutto ciò che c’è dietro al lavoro di scrittura”.
In pratica, non è il racconto che diventa social, ma il momento stesso della creazione che viene reso pubblico.
Vera Finta Pelle, trama e regole
“La storia di un condominio come ce ne sono tanti, con la possibilità – come spettatori – di spiare dentro alla finestre delle persone e vedere tutto ciò che quotidianamente è nascosto da maschere, indossate per sopravvivere in mezzo agli altri.
Il condominio. Tre piani. Veri finti uomini. Ecco chi, finora. E occhio a #John. “???” @SocialMakingOf #VFP pic.twitter.com/auag84hwCb
— Vera Finta Pelle (@SocialMakingOf) 22 Settembre 2015
“La cornice narrativa è predefinita, perché c’è un luogo specifico e ci sono dei personaggi già caratterizzati, con una storia personale già segnata. Questo implica inevitabilmente una struttura, ma quello che ogni utente può aggiungere è il suo vissuto.
“Riguardo alle regole della #twitterattività ce ne sono tre pubblicate:
– nella prima viene spiegato un po’ come funziona il progetto;
– nella seconda si sottolinea la discrezionalità autoriale;
– nella terza si gioca un po’ con gli utenti, invitandoli a partecipare.
“Si scimmiotta un po’ il Fight Club, perché non sono vere e proprie regole, si tratta più che altro di indicazioni per collaborare meglio”.
La storia è partita, ma da poco. Ecco le regole. @SocialMakingOf #VFP pic.twitter.com/vTun7IpIyx
— Vera Finta Pelle (@SocialMakingOf) 19 Settembre 2015
Lo so, vi starete chiedendo: ma chi è M.M.K.A.K.? Non glielo hai chiesto?
Certo che sì, solo che mi ha risposto così: “Dietro al progetto c’è l’idea. Direi che può bastare per ora…”
Non ci resta che continuare a seguire @SocialMakingOf su Twitter.