Li cogliamo proprio nel momento in cui il sito sta migrando su una nuova piattaforma. Ma ai mutamenti i ragazzi di 20lines sembrano essere abituati, ce ne sono stati molti, infatti, da quel 14 dicembre del 2011 quando Alessandro Biggi, Pietro Pollichieni, Francesco Scalambrino e Marco Pugliese si incontrarono per dare vita ad una nuova piattaforma di scrittura collaborativa.
Eppure i passaggi avvenuti dal lancio della versione Beta al Salone del Libro di Torino, fino all’ingresso nel campus di H-Farm, non sembrano aver intaccato l’idea di base: “gli scrittori creano collaborativamente delle storie brevi composte da più sezioni di massimo 20 righe ciascuno. Ogni sezione, però, può essere riscritta da tutti gli autori, così che si possano sviluppare infinite combinazioni di storie. Alla fine sono i lettori che decidono quale combinazione preferiscono votando, commentando e condividendo le varie sezioni. Figata eh?”.
Con queste parole per la prima volta Alessandro Biggi spiegò il nuovo progetto ai suoi collaboratori; così invece ha voluto raccontarlo per lettori di Storiacontinua:
20lin.es è il più bel luogo della rete dove scrittori, lettori e sognatori possano incontrarsi e collaborare per dare vita a meravigliosi racconti multimediali. Infatti, 20lin.es unisce scrittura e lettura in un’esperienza sociale, collaborativa e interattiva in cui scrittori e lettori sono al centro del processo editoriale: ogni racconto è scritto dalla community per la community e scelto dalla community stessa!
Il funzionamento è semplice
Chiunque può proporre un incipit di massimo 20 righe. Se questo piace alla community allora gli altri utenti lo possono proseguire fino a creare una storia breve composta da 6 sezioni di massimo 20 righe.
La cosa bella è che ogni sezione può essere riscritta così che da uno stesso incipit si diramano infinite trame: una sorta di sliding doors continuo. A questo punto, sono i lettori che attraverso i loro voti e interazioni scelgono la loro trama preferita. Questa diventerà la storia finale e sarà pubblicata sotto forma di eBook.
Nella nuova versione del sito, abbiamo potenziato ancora di più le possibilità creative dei nostri autori, offrendo loro tutti gli strumenti possibili per rendere unico e personale il proprio racconto. In particolare, si potranno inserire:
– Immagini, attraverso l’upload di una fotografia salvata sui propri dispositivi.
– Video, attraverso la ricerca integrata con YouTube.
– Mappe, attraverso una ricerca su Google Maps.
– Weblink, attraverso l’inserimento dell’URL di una pagina specifica.
Permettendo così al lettore di entrare a 360 gradi nella storia e nella prospettiva di chi l’ha creata.
20lin.es nasce dalle idee di 4 appassionati lettori che vedono enormi opportunità di innovazione nella connessione tra editoria moderna e il social world. Ad oggi conta più di 3000 autori e 25000 lettori, con più di 300 storie concluse e disponibili nel nostro archivio.
Nelle prossime settimane farà il suo esordio anche l’App per iOS che conterrà tutte i racconti creati dalla nostra community.
Forse è vero, non bisogna essere dei mostri per scrivere a più mani, ma certo bisogna essere dei mostri di bravura per realizzare un strumento di scrittura semplice, intuitivo e disponibile per chiunque abbia voglia di sperimentare nuovi percorsi creativi.
Che ne pensate? Vi piacerebbe partecipare alla stesura di una storia con queste modalità?
Aggiornamento del 20/02/2016
Harper Collins arriva in Italia e per prima cosa acquista la piattaforma 20lines. Ecco perché:
@_Scrid un'avventura che nasce dal desiderio di dare voce a nuovi talenti e di ampliare il dialogo con i lettori, per noi fondamentale
— HarperCollinsIT (@harpercollinsIT) 20 Febbraio 2016
2 risposte
E’ fantastico sapere che c’è un posticino su internet,dove posso andare tutte le volte che voglio,a leggere ciò che più mi piace. E’ molto più di una biblioteca virtuale,è molto più di un sito dove i lettori e gli scrittori si incontrano,è molto più di una galleria di libri in esposizione,è molto più di un luogo virtuale di condivisioni letterarie… E’ molto,molto più di tutto questo messo insieme. Io direi che è un ritrovo culturale,dove si impara a condividere ciò che si ama fare e ciò che si vorrebbe amare di più nella vita,e non si riesce a farlo nella realtà. Qui si impara a vivere,ad esplorare i vari aspetti della vita ttraverso le storie di ognuno…Si impara ad amare stili diversi e a confrontarli con libertà senza essere criticati. E’ un salotto virtuale di condivisone di sani valori morali,sociali e culturali. Complimenti e grazie di esistere 😀