Secondo quanto riportato in un saggio dal titolo “A Taxonomy of Social Reading: a proposal“, esistono differenti modalità di condivisione della lettura. A parte le più naturali (la lettura di gruppo, la lettura ad un bambino, la lettura in classe) che esistono da sempre, dalla nascita del libro probabilmente, anche le letture condivise tramite Internet o e-reader, constano di ulteriori sotto-generi (ci credereste?).
Una cosa è la condivisione di un libro tramite blog, recensioni e voti sui siti di vendita, social bookmarking e/o social nework; altro è la condivisione di un libro all’interno dei margini del libro stesso (commentare e dialogare online su specifici passi del libro). Perché quando aggiungi la tua nota a margine di un testo, il tuo appunto (cito testualmente) diventa parte integrante del testo stesso allargando la nozione di “contenuto” includendo in esso anche quelli che sono gli interventi dei lettori.
Sulla base di questa distinzione piuttosto interessante, abbiamo provato a classificare alcune tra le più note piattaforme per il social reading online. Anobii, Goodreads, Shelfari, consentono principalmente di rendere pubblica la propria libreria. Insomma, di riprodurre sul Web e quindi di condividere con altri lettori, i volumi che normalmente stanno chiusi a prendere la polvere negli scaffali di casa. E’ un modo di incentivare la discussione, lo scambio e l’incontro tra appassionati.
Anobii
La parola Anobii viene dal latino Anobium Punctatum, il nome del più comune tarlo dei libri. Alla voce “mission” dichiarano: aNobii è una comunità di lettura costruita dai lettori per i lettori, il nostro obiettivo è di far incontrare gli amanti dei libri e incoraggiare alla lettura. E dopo l’acquisizione da parte di Ovolab, un gruppo di sviluppatori e designer di software, il fondatore, Matteo Da Pont, assicura che saranno finalmente in grado di portare avanti questa missione in modo ancora più incisivo. Staremo a vedere. Al momento il sito consente di categorizzare i libri che hai letto, tenere traccia di quelli che stai leggendo e quelli che vorresti leggere; condividerli con altri lettori dai gusti simili ai tuoi, scambiare opinioni e recensioni.
Goodreads
Malgrado opinioni differenti, Goodreads, non differisce molto nei servizi offerti dal suo competitor, anche se i numeri sono esplosivi: lanciata nel Gennaio 2007, adesso conta più di 9.700.000 membri e 340.000.000 libri aggiunti. Anche qui sono presenti e molto attivi gruppi di discussione e scambio. Secondo quanto da loro dichiarato, il sito funziona secondo un algoritmo proprietario che consente, sulla base delle scelte di libreria del singolo, di proporgli sempre nuovi libri estratti dagli scaffali di altri utenti dagli interessi comuni. Di molta più rilevanza è il programma di promozione per autori ed editori che vogliono far conoscere al pubblico le proprie opere.
Ultimo acquisto di casa Amazon (marzo 2013)
Shelfari
(Qui il colosso dell’e-commerce è arrivato nel 2008).
Shelfari si propone come un punto di raccolta per autori, aspiranti autori, editori e lettori.
“Offriamo numerose strumenti (librerie virtuali, voti, gruppi) che consentono a questi gruppi di entrare in contatto gli uni con gli altri. La nostra missione è di arricchire l’esperienza di lettura, attraverso la conversazione”.
E l’aspetto più interessante sembra proprio racchiuso nella possibilità di interagire direttamente con gli autori dei libri scelti.
LibraryThing
Nasce nel 2005, in partnership con Bowker e AbeBooks, come servizio di social reading in tutto e per tutto un simile a Goodreads o Anobii, se non fosse che LibraryThing mette a disposizione di autori ed editori dei potenti strumenti per la ricerca bibliografica e il monitoraggio dei libri online. Statistiche, Tag Cloud e un wiki chiamato Common Knowledge che, grazie al contributo degli stessi membri della community, raccoglie ogni genere di informazione inerente un libro.
Arriviamo, così, agli italianissimi Zazie e Bookville, che rispetto ai siti internazionali tendono a voler mettere in luce anche un lato ludico della lettura, attraverso quella che gli esperti chiamano “gamification”, un sistema di ricompense o semplice assegnazione di badge, ai lettori quanto ai libri, che dovrebbe invogliare ad una maggiore partecipazione.
Zazie.it
Sviluppato da DigitPub s.r.l. Zazie è “un ambiente fatto su misura per gli amanti dei libri e della lettura. Su Zazie.it potrai creare la tua libreria virtuale, archiviare, votare e recensire i libri che hai letto, curiosare nelle librerie degli altri per scoprire nuovi autori e nuovi percorsi di lettura. E poi, grazie ai mood e ai ComeDoveQuando (CDQ) potrai catalogare i libri con il cuore e non solo con la testa”.
“Per questo abbiamo pensato che, oltre all’archiviazione per titolo e autore, oltre alla recensione e al voto, sarebbe stato bello archiviare (e cercare) i libri letti per stato d’animo: i mood. Se un libro ti ha fatto piangere, se invece pensi sia adatto per tirarti su di morale, perfetto per quando si è innamorati o giusto per un momento di riflessione, scegli uno o più mood e assegnali al libro che stai caricando nella tua libreria. E potrai anche cercare nelle librerie altrui i libri adatti per un particolare stato d’animo!
Allo stesso modo, pensiamo che un libro, per quanto eccezionale, possa essere “migliore” o “peggiore” se letto al momento giusto e nel modo giusto. Magari in viaggio (e non a casa sul divano). D’estate anziché d’inverno. Letto in due o al contrario da soli. Sotto il piumone o sotto un albero. Se scegli le icone di ComeDoveQuando (CDQ) aggiungerai anche queste informazioni e potrai scoprire quelle degli altri lettori.
Bookville
Addirittura gestito come una Terra speciale, Bookville offre agli iscritti diversi livelli di partecipazione: “gli abitanti di Bookville possono appartenere a diverse categorie. Se ti sei appena iscritto o stai per iscrivere sarai un “Turista” a Bookville fino a quando non avrai letto un certo numero di Libri o partecipato attivamente alla Community. Per aumentare il tuo Livello potrai suggerire libri, pubblicare recenzioni, invitare i tuoi amici a iscriversi a Bookville.
Potrai così aspirare ad una convocazione alla Corte del Re della tua Regione il quale ti attribuirà un nuovo Livello e un documento che attesta le tue capacità (raggiungereai un nuovo livello utente e sbloccherai nuove funzionalità del Social)”.
Passiamo adesso alla condivisione dei libri “all’interno dei margini del libro stesso”. Per quanto quasi tutti i dispositivi digitali consentano un buon grado d’interazione con il testo che si sta leggendo, abbiamo scelto di segnalarvi quei servizi che hanno un’impostazione più “social”:
Bookliners
Non potevamo non citarlo, primo vero social network italiano dedicato ai lettori, con la sua offerta di centinaia di libri in anteprima, che possono essere arricchiti con commenti, link, fotografie e note. Dopo aver sfogliato gli estratti, i Booklins, si può decidere se passare all’acquisto anche della versione integrale del volume.
Kobo Reading Life
Un servizio davvero notevole, un’applicazione disponibile oltre che per gli e-reader Kobo, anche per dispositivi Android, Apple e per Pc. Come dice il motto: Kobo Pulse gives readers a voice.
Oltre alla possibilità di inserire dei commenti su alcuni specifici passaggi di un testo, che anche altri lettori potranno leggere e a loro volta commentare, la funzone Pulse rende più luminose le sezioni che hanno creato più discussione, così che gli utenti possano sempre conoscere i temi caldi e partecipare attivamente alla vita della community; il tutto condito con un pizzico di sincronizzazione su Facebook e Twitter.
Genius
Consente di arricchire i documenti raccolti sulla piattaforma con modifiche ed annotazioni che contribuiscono ad approfondirne il senso. Ogni annotazione aggiunta dagli utenti diventa cliccabile e quindi accessibile all’interno del sito stesso, a differenza di quanto accade sul resto del web dove si viene continuamente rimandati a siti terzi per approfondire una notizia o un’informazione.
E voi come condividete le vostre letture? Lasciate un commento se conoscete altri strumenti per il social reading o se il social reading proprio non lo condividete…
6 risposte
Bell’articolo. Anch’io ho provato Goodreads, come boostwriter, ma lo trovo un po’ troppo “sofisticato” per i miei gusti.
Ho scoperto invece da poco un social network italiano.. si chiama biblo.space (https://biblo.space). Permette di registrare i libri letti, lo stato di lettura, scrivere recensioni, seguire altri lettori e consigliare i libri preferiti. Si possono anche “ascoltare” gli estratti dei libri. Insomma.. ha tutto quello che cercavo (anche di più), senza troppi froncoli inutili. Ve lo consiglio.
Interessante Biblo.space… lo sto provando.
Gran bell’elenco, grazie. Uso già Anobii (belissimo), ma ora ho scoperto Goodreads, che mi guarderò per bene…
Fai bene, perché ha un programma proprio per gli scrittori