Dopo aver dato un’esauriente definizione di eLiterature, grazie al complesso lavoro di catalogazione portato avanti da Fabio De Vivo, ecco un libro che raccoglie alcuni degli esempi più originali e interessanti della nuova letteratura nata con Internet.
L’antologia “Parla come navighi”, è a cura di Mario Gerosa, giornalista ed esperto di mondi virtuali, già promotore de “La torre di Asian”, libro scritto dagli abitanti di Second Life.
“Una volta si diceva Parla come mangi, adesso, per capire l’altro, si guarda al modo in cui scrive sul web”, afferma Gerosa nella presentazione del volume.
Con l’avvento del web 2.0 sono fioriti nuovi linguaggi e hanno preso vita nuove forme espressive, ideate tanto da professionisti quanto da dilettanti, tutti accomunati dallo stesso entusiasmo per i nuovi strumenti del comunicare.
Una nuova tendenza, ancora da scoprire e da analizzare, che concilia gli opposti, che accanto ai puristi della neoavanguardia di internet vede i sostenitori della cara, vecchia, buona poesia, riproposta anche nei domini del virtuale.
Con un approccio disinvolto e trasversale, questa antologia offre un primo assaggio della nuova letteratura figlia del web 2.0, presentandosi come un invito a visitare un territorio ricco e inesplorato che spazia dai mondi virtuali ai social network.
Una galassia tanto vasta, quella della Webletteratura, che il comitato scientifico chiamato a selezionare i vari contributi da inserire nell’antologia, divide tutte le sue forme espressive in numerose sezioni:
– Gli “status” di Facebook: gli utenti di Facebook vengono costantemente invitati a raccontare qualcosa di loro o ad esprimere il proprio stato d’animo attraverso una breve frase. Alcune di queste frasi sono particolarmente efficaci.
– Conversazioni tra avatar di Second Life o di altri mondi virtuali: ogni giorno milioni di persone conversano in Second Life o in altri mondi sintetici. E talvolta danno vita, anche inconsapevolmente, a frammenti di letteratura nata in tempo reale.
– Topic di forum: talvolta nelle aree di discussione di determinati siti prendono corpo delle conversazioni particolarmente interessanti, degne di un’antologia.
– Messaggi di Twitter: alcuni messaggi lanciati in Twitter sono veri e propri aforismi, altri sono frammenti di storie, altri ancora sono micro-racconti.
– Raccontare coi blog: da tempo è stata riconosciuta una certa autorevolezza a molti blogger, che declinano questo strumento come una forma letteraria. Basti pensare ai tanti blogger che sono riusciti a pubblicare un libro attraverso le più tradizionali case editrici.
– Narrativa con Skype: storie scritte al telefono utilizzando Skype.
– Raccontarsi con LinkedIn: certi profili di LinkedIn sono costruiti talmente bene da sembrare profili di personaggi della letteratura.
– Storie scritte da vari utenti online: ci sono racconti scritti da diverse persone che collaborano al medesimo progetto narrativo. Un esempio è “La torre di Asian”, scritto da vari residenti di Second Life. Altri esempi sono realizzati con la piattaforma di Wikipedia.
– Racconti di viaggio: descrizioni di luoghi reali o immaginari, proposte sia nei blog di viaggio sia in conversazioni tra avatar di mondi virtuali.
In conclusione, non possiamo che avallare le affermazioni di Gerosa: quanto più noi di Storia Continua tentiamo di addentrarci in questo mondo della Webletteratura, tanto più ci sembra vasto e ancora tutto da scoprire. Non di meno, raccogliamo l’invito a visitarlo e la sfida di raccontarvelo ogni giorno.