Un nome evocativo, omaggio alla controcultura americana e alla grande letteratura del Novecento, una scelta perfetta per suscitare ancora più curiosità intorno all’anonima scrittrice del nuovo romanzo “Seventy Sex”, in uscita per Transeuropa a Gennaio 2011.
Uno pseudonimo che è già un indizio per non lasciare proprio a bocca asciutta il pubblico, fargli intuire quel tanto che basta per decidere o meno di acquistarlo.
Come dire: sai già che musica potrebbe suonare Marylin Manson, anche senza aver mai ascoltato un suo album.
L’identità misteriosa dell’autrice è solo la prima parte di una massiccia campagna virale, con tanto di concorso per scoprire il vero nome di Janice Joyce, ideato per il rilancio della casa editrice indipendente.
“Transeuropa torna alle origini, alla letteratura dell’oltraggio e della differenza che Vittorio Tondelli inaugurò nel 1980 con la pubblicazione di ‘Altri libertini’, sequestrato per oscenità dall’allora Procuratore dell’Aquila”.
E, infatti, Seventy Sex si ispira a quello stile di romanzo di formazione. “Più un ‘Boccalone’ al femminile che diario erotico-sentimentale alla ‘Porci con le ali’..”.
“Il libro di Janis Joyce” assicurano da Transeuropa “non ha niente a che spartire con l’erotismo patinato e morboso delle Melisse P. e del resto di pseudo-narratori del senso di colpa sessuale, dalla doppia morale ipocrita e conservatrice”.
La cosa ci rassicura parecchio, anche se intorno ad un romanzo erotico si scatena sempre un interesse morboso, spesso incoraggiato dalle case editrici per alzare le vendite e fare così la fortuna di certi scrittori.
Siamo sicuri non sia il caso di Seventy Sex, la cui autrice secondo indescrezioni, ha già qulache successo alle spalle.
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Se volete scoprire chi è Janice Joyce eccovi il primo indizio: Ho sposato l’amante della moglie dello zio di Carla Bruni.
La trama di Seventy Sex:
Mai provato ad avere 15 anni nel ’75, 16 nel ’76 e 17 nel ’77? Nella profonda provincia veneta, tra bigottismo e terrorismo, scioperi e guerriglie, mentre in tv va in scena il rapimento Moro, Nico scopre l’amore, il corpo, l’odore dei maschi, l’ambiguità di David Bowie, la trasgressione dei Sex Pistols. Un sesso consumato avidamente, con gioia e spirito di libertà, tra esperimenti lesbici, spinelli, orge inaspettate e batticuori struggenti, annusando la primavera di un tempo che sta per tornare
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