Il 14 e 15 Gennaio 2011 Bruce Sterling e Jamina Tesanovic, saranno a Roma per la presentazione ufficiale del libro “REFF. La reinvenzione del reale attraverso pratiche critiche di remix, mash up, ricontestualizzazione, re-enactment”. Un prototipo avanzato di pubblicazione cross-mediale realizzato attraverso la nuova piattaforma di publishing Fake Press, che a breve sarà rilasciata come tool open source.
In attesa del doppio appuntamento romano tutto dedicato alle pratiche e alle possibilità di reinventare il reale offerte dalle nuove tecnologie, al quale seguirà un’intervista ai curatori del libro, vi proponiamo la prefazione di REFF scritta proprio da Bruce Sterling.
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Mi fa piacere vedere la nascita di questo libro, e spero che fra una cinquantina d’anni esso possa essere scoperto da qualche fervente studioso.
Già oggi si tratta di un libro decisamente interessante, ma considerato da una certa distanza, diciamo appunto fra mezzo secolo, esso dovrebbe esercitare un fascino irresistibile. Infatti fra cinquant’anni, in parte proprio grazie a queste “reinvenzioni metodologiche della realtà“, la realtà stessa sarà stata largamente reinventata. Su un volume come questo, perciò, le prospettive future getteranno una luce particolarmente risplendente.Tra cinquant’anni, attività come “digital remix, mash-up e ricontestualizzazione” non sembreranno più qualcosa “all’avanguardia”. Non richiederanno minuziose spiegazioni per coloro che non passano molto tempo su Internet. La gente comune sarà abbastanza abituata a questi processi. Fare colazione comporterà un “mash up“. Coccolare il proprio cane richiederà probabilmente un qualche tipo di “remix“.
Questa situazione potrebbe forse essere descritta in un altro modo, o, diciamo così, “ricontestualizzata”. Al momento, i comportamenti e le attività che sono oggetto di questo libro sono considerati bizzarri. Molto bizzarri. Essi sono così particolari che è intrinsecamente difficile descriverli, perché vengono dai confini estremi di una network-culture emergente.
Potrei scrivere un intero libro su queste idee e queste pratiche, un libro che sarebbe science fiction, architecture fiction, design fiction, un manuale tecnico e anche un manifesto per la network economics. Sarebbe abbastanza simile a questo libro, ma non così divertente.
Queste attività quasi indescrivibili riguardano sempre l’alta tecnologia – sfruttano tecnologie d’avanguardia, sensori, smart-phone, simulazioni, social network, realtà aumentata e così via – eppure non sono arte. E non sono neanche design, ingegneria, giurisprudenza o attivismo politico. A volte queste attività sono divertenti, trasgressive, comiche, o provocatorie – ma non sempre.In sostanza, assomigliano alle attività di un viaggiatore nel tempo. In realtà i viaggiatori nel tempo non esistono. Tuttavia, possono essere ipotizzati. Possono essere simulati (o faked).
I viaggiatori nel tempo sarebbero persone come noi che vengono da un’altra epoca storica. Per loro natura, queste persone hanno un insieme di atteggiamenti e di aspettative diverso dal nostro. I viaggiatori del tempo sarebbero persone che si comportano in modo diverso, senza alcuno sforzo. Non sono perversi, arcani o complicati. I viaggiatori del tempo hanno una logica e delle abitudini, proprio come le abbiamo noi. Un giorno, il loro comportamento avrebbe perfettamente senso. Ma non adesso.Il modo migliore per “rendere manifeste le dinamiche del mondo contemporaneo” è vivere in un modo che non è quello del mondo contemporaneo – incarnando le trasformazioni che il tempo ha in serbo per la società. Il risultato di questo notevole sforzo sarebbero “narrazioni dislocate, temporalmente contorte, multi-prospettiche, pervasive e ubique“. Narrazioni che non sono romanzi, o opere d’arte, o manifesti politici, ma episodi di una vita quotidiana che non esiste. La vita, ma non la vita come la conosciamo. Non la “vita reale“, ma una vita virtuale, neo-reale. Una falsa vita, una vita fake che aspira a diventare più reale della vita che ci circonda.
Benvenuta, Fake Press.
Traduzione italiana di Antonio Caronia via Romaeuropa.org