Per la prima volta dal lancio dell’iniziativa, Storiacontinua adotta un ebook di saggistica. Si tratta di “Israeliani e Palestinesi. Le ragioni degli altri”, di Patrizia Fabbri.
Caporedattore del mensile ZeroUno (Next Editore), Patrizia si dedica da tempo all’approfondimento della questione israelo-palestinese, attraverso il suo sito personale e la gestione della mailingist “Israele e Palestina. 2 stati per 2 popoli”.
Dopo l’operazione Piombo Fuso, decide che era arrivato il momento di scrivere un libro, così tra febbraio e marzo 2009 realizza “Israeliani e Palestinesi, le ragioni degli altri”.
Ma vista la velocità con cui si susseguono gli eventi che stanno cambiando il volto del Medio Oriente negli ultimi anni, così vi era la necessità di distribuire una 2a edizione, per cui la giornalista decide di avvalersi della piattaforma di auto-pubblicazione Youcanprint e non più di un classico editore. “Una scelta dettata dall’esigenza di abbattere i tempi di pubblicazione dell’editoria tradizionale, per mantenere il libro in costante aggiornamento”.
Sinossi
Dopo le Primavere arabe, gli assetti geo-politici del Medio Oriente sono completamente mutati, ma proprio per questo vale ancora la pena di indagare le cause del conflitto tra Israeliani e Palestinesi. La questione palestinese era ed è ancora uno dei più potenti detonatori delle crisi mediorientali. E anche se la comunità internazionale sembra essersene dimenticata, è importante continuare a raccontarla, soprattutto alle nuove generazioni, prima che si abituino troppo agli sgozzamenti mediatici e capiscano, invece, quali sono le reali ragioni di ciò che accade intorno a loro.
Patrizia Fabbri, in questa seconda edizione del libro, ripercorre le tappe principali del conflitto arabo-israeliano, a partire dalla nascita del nazionalismo arabo e del sionismo a fine 800, fino ad arrivare alle ultime elezioni israeliane di marzo 2015, passando per le Primavere arabe e il conflitto in Siria.
Un libro semplice e alla portata di tutti, un’esclusiva ricostruzione dei fatti, che non vuole giungere a conclusioni scontate.
“Il mio è solo un piccolo libro di storia, ma se può aiutare a capire meglio quello che sta succedendo, ha svolto il suo compito”.
Dalla premessa
“Ritengo fondamentale conoscere i fatti, gli avvenimenti storici che hanno contraddistinto questo conflitto, per comprendere che non si tratta di avvenimenti o storie eccezionali, ma di un accadere di eventi, un intrecciarsi di relazioni con i quali l’umanità si è spesso già confrontata riuscendo, in molti casi, a fornire risposte positive e risolutorie.
In questo contesto è inutile e fuorviante pretendere di identificare “chi” ha ragione. Se si affronta la lettura di questo conflitto con l’obiettivo di dare una risposta a questa domanda, la partita è persa in partenza. Il problema non è “chi” ha ragione, bensì “quali” sono le ragioni.”
“Israeliani e palestinesi” è un ottimo esempio di come anche gli autori di saggistica possono beneficiare del self-publishing.
Per approfondimenti:
la recensione di Postpopuli, informazione&cultura;
l’intervista a Radio Popolare;
il 1° capitolo dell’ebook.