Il Commissario Casu, ama bere, fumare, gli piacciono le donne e le auto sportive. Ama anche la musica raeggeton, sarà perché viene da un’isola, la Sardegna, regione d’origine anche del suo ideatore, Roberto Mingoia, Classe 1978, laureato in Scienze Politiche all’Università di Cagliari, imprenditore, scrittore, poeta e illustratore di libri per bambini.
Ho invitato Roberto a partecipare all’iniziativa Ebook in Adozione del mese incuriosita, certo, dalle caratteristiche insolite del suo personaggio, ma anche dalla modalità con cui ha scelto di pubblicare: il crowdfunding. Al momento, infatti, è attiva una campagna di raccolta fondi per l’ultimo libro della trilogia del Commissario Casu “La banda dei sequestratori seriali”, su BookaBook.
“Ho avuto l’idea di partecipare con una campagna su Bookabook in quanto avevo già percorso la via dell’autopubblicazione e quella della ricerca di un editore. E’ un’avventura davvero stimolante e ti apre mille orizzonti. Del resto a prescindere da chi o come è stato pubblicato il libro per farlo davvero arrivare a un pubblico vastissimo bisogna muoversi sul territorio: contattare biblioteche, associazioni, istituzioni, non lasciare nessuna strada intentata.
“Da scrittore esordiente è durissima farsi notare, devi avere una energia e una determinazione assoluta. Altrimenti è impossibile. Devi vedere l’obiettivo di arrivare al grande pubblico già realizzato. Se ci credi funziona, è il mio motto. Ora ho tantissima gente che mi chiede cosa sto scrivendo e non vede l’ora di leggermi. Sono stato invitato anche da diverse scuole medie e superiori per presentare il libro e dar vita a dei laboratori di scrittura.
“In Italia il crowdfunding è ancora poco conosciuto perché in alcune cose fatichiamo ancora a sperimentare e sopratutto fatichiamo spesso a dare fiducia agli altri o a chiedere il sostegno degli altri. Sono tra le persone che crede che il crowdfunding sia il futuro sia nell’editoria che nel mondo dell’economia. E’ una forma di meritocrazia, va avanti chi funziona, chi riceve l’apprezzamento e il sostegno della gente, degli utenti finali.”
Alcune parole sul primo libro del Commissario Casu, in campagna su Bookabook: è un giallo avvincente, a tinte pulp, ambientato in Sardegna ma studiato sulla scia dei classici americani: medico legale, gangster, inseguimenti al cardiopalma.
Il romanzo fa rivivere le atmosfere di suspence e tensione dell’epoca dei sequestri degli anni ’90 in Sardegna e lo fa in chiave moderna: non vi annoierà un minuto.
Il signor Pisu, titolare della Metal Ferri s.r.l. con sede a Macomer, si trovava nello stabile oltre l’orario di lavoro, allorquando, durante le sue solite procedure di chiusura, era stato avvicinato e sorpreso dai sequestratori. Bassottino e fisico asciutto, non aveva certo l’aspetto di un eroe e ne probabilmente gli sarebbe venuto in mente di farlo. Questo finora era stato dedotto dal buon Commissario Casu arrivato sul posto a bordo della sua Alfa spider rosso fuoco. Amava prendersi cura della sua Giulietta che lucidava personalmente senza stancarsi mai. Si specchiava a lavoro compiuto ed ammirava la sua mandibola pronunciata che gli conferiva fierezza ed un tono da duro.
Col suo borsalino nero camminava su e giù, toccandosi il pizzetto sale e pepe, quasi a massaggiarlo. Per questo caso il suo cruccio rimaneva il fatto di non aver notato effrazioni. Ma ciò aveva acceso una lampadina: il sequestrato doveva conoscere i suoi rapitori! Questa era la conclusione a cui era arrivato con il suo acume da segugio. Erano stati sufficienti pochi attimi di contemplazione affinché i suoi profondi occhi neri scrutassero chiaro questo dettaglio nel quadro ancora fumoso di tutta l’indagine. Tutti comunque avevano fiducia in lui. Non a caso era stato scelto e chiamato direttamente dal Presidente della Regione. “In Sardegna è il numero uno e la sua sagacia è nota ovunque” aveva detto più volte il Presidente Scano al Prefetto.
“Commissà, dove iniziamo a cercare?” chiedeva il muscoloso preposto con accento siciliano.
“Partite dallo spiazzo davanti a quegli uffici e delimitate la zona con il nastro. Chiamate la moglie chiedetele un effetto personale per i cani e tenete lontana la stampa. Meno sanno e meglio è”.L’astuto commissario sapeva che i giornalisti se non avevano nulla da scrivere se lo inventavano ma almeno non gli avrebbe dato una mano a far trapelare dettagli importanti che i sequestratori non dovevano sapere. Come in una lenta e paziente partita a scacchi, sapeva che il vincitore era colui che sapeva giocare d’anticipo senza svelare le sue mosse, rimanendo nell’ombra. Se proprio quegli sciacalli volevano qualche notizia dovevano guadagnarsela (…)”
Ecco perché mi piace il Commissario, va dritto al punto. Se la pensate come me, i precedenti volumi sono disponibili su Amazon. Se, invece, volete scambiare due chiacchiere con l’autore, potete contattare Roberto Mingoia direttamente sulla pagina di BookaBook; lì potrete scaricare anche un’anteprima gratuita de “La banda dei sequestratori seriali” in formato ePub o Mobi.