A presentarci il suo romanzo auto-pubblicato, appena prima della pausa estiva dell’iniziativa “Ebook in Adozione”, è Diana Mistera, autrice/poeta gotica italo-inglese.
Ha trascorso molta parte della sua adolescenza a cavallo fra Italia e Inghilterra, e nel 2003 si trasferisce nel sud della Finlandia, dove partecipando a diverse iniziative culturali per scrittori immigrati, riesce a pubblicare le sue opere in riviste e antologie nazionali.
Nel Novembre 2014 lancia il progetto “Orpheus”, una trilogia Urban fantasy che, come mi ha spiegato, nel susseguirsi della saga si evolverà in Paranormal fantasy. Le uscite del secondo e terzo volume sono previste, sempre in auto-pubblicazione, entro la fine del 2016.
“E’ stata per una questione di comodità. Io sono italiana ma vivo in Finlandia da 12 anni per cui le case editrici non vogliono prendere il rischio di pubblicare un autore che è impossibilitato a fare la promozione necessaria per le vendite.
In ogni caso, i risultati non sarebbero stati migliori di quelli che ho avuto auto-producendomi, dato che la promozione e il cercare luoghi dove propormi sarebbero comunque spettati a me”.
Non è un male, per chi come Diana esprime il desiderio di avere il totale controllo sui suoi libri.
“Il consegnare il manoscritto ad una casa editrice e non poter toccare il libro per un minimo di 3 anni, mi farebbe stare peggio”.
Invece, così, “Orpheus” si presenta come un buon esempio della messa in pratica di alcune delle tecniche che abbiamo illustrato per non perdersi nell’abisso degli ebook di genere: l’autrice sfrutta blog e social network per emergere con il suo marchio, i titoli si rivolgono ad un target variegato e affamato di libri molto simili.
Sinossi
Orpheus è il leader di una band che Geena adora e che avrà la fortuna di incontrare dopo un concerto, in un locale gotico di Firenze. Fra i due giovani si innescherà immediatamente, una inconsueta, quanto rarissima affinità. Tutto sembra andare alla perfezione, ma quanto durerà l’idillio?
Dopo il magico incontro, Geena torna ad essere perseguitata da un incubo che fin da piccola alloggia nelle sue notti… Non è soltanto il carismatico Orpheus a capovolgere la vita della giovane.
Dopo una visita alla madre che non vede da 10 anni, Geena scopre di essere l’unica sopravvissuta di un parto gemellare in cui il fratello è stato dichiarato, almeno sui documenti anagrafici, morto alla nascita. Sarà davvero così?
Il mondo gotico e fantasy, la mitologia ed il mistero si uniscono in un connubio che trasporterà l’anima ed il cuore del lettore in luoghi lontani ed oscuri.
Orpheus – un estratto:
“Vieni, vieni da me…apri quel cancello…non puoi sfuggire al tuo destino..”
Come ipnotizzata da quel richiamo che sembrava musica nelle sue orecchie, aprì il cancello che si innalzava di fronte a lei. Avvicinandosi, notò che la torre era un edificio isolato e quello che da lontano le era sembrato un giardino, in realtà era un cimitero. Si guardò incredula intorno, la luce che aveva intravisto in precedenza era scomparsa.
Geena aveva sempre amato i cimiteri nella loro pace e tranquillità, avvolti sempre da quel particolare silenzio, che non senti da nessuna altra parte.
(…) Alzando lo sguardo verso una delle finestre semichiuse della torre in cerca di conforto, percepì una sensazione tutt’altro che confortevole, un ombra la stava osservando e le mancò il respiro.Geena cercò di fuggire camminando su quello che era rimasto del sentiero che attraversava il cimitero, con l’urgente bisogno di uscire da li al più presto. Quando si voltò nuovamente verso la torre ormai circondata da della densissima nebbia che si innalzava possente e sinistra, inciampò in una delle lapidi spezzate in terra, cadendo in quella che le sembrò una sconnessione del terreno. Nel rialzarsi, capì che era caduta in una tomba vuota. Geena fu presa dal terrore e cercò di andarsene più in fretta che poteva procurandosi ancora ferite, che tempestivamente cercava di tamponare, con altri pezzi del suo vestito, prima che i rovi stessi iniziassero a prendere vita ad ogni goccia che perdeva. Ma la fuga fallì e Geena cadde esausta. Imprigionata dai rovi si arrese alla morte e alle tenebre che la seppellirono viva.
Il grido sommesso di terrore, era quello che la faceva svegliare, un risveglio diventato ancor più orribile a causa della nitidezza che stava prendendo quell’incubo assurdo.
“Orpheus” è disponibile su Amazon e KoboBooks.