Cosa spinge un lettore a lasciare una recensione? Con quali criteri vengono giudicati i libri? Quali sono quegli elementi che fanno ottenere un’ovazione o una stroncatura?
Paul Goat Allen, critico letterario che per vent’anni ha collaborato con testate come Publishers Weekly e Chicago Tribune, nonché per Barnes&Noble, ha condiviso online lo schema che gli ha fatto da guida nell’analisi ed elaborazione delle valutazioni durante la sua carriera.
“Mentre una parte della mia responsabilità è quella di confrontare qualitativamente i titoli con altre pubblicazioni in un genere o una categoria specifici, a volte in base al loro contesto storico, più spesso mi avvicino al mio lavoro come una sorta di lettore universale.
(..) c’è una piramide di qualità – una Gerarchia dei Bisogni – che cerco in ogni storia. Benché molto semplificata, è questa struttura che determina se conferire a un libro una recensione positiva o negativa”.
Questi cinque criteri non solo vi saranno utili per comprendere come un esperto recensore analizza e valuta un romanzo, ma vi faranno guardare la vostra scrittura in una luce diversa.
Tabella dei contenuti:
5. Leggibilità
Il grado di leggibilità di un libro è il livello base della piramide e il fondamento di ogni buona storia. La qualità della narrazione – chiarezza, fluidità, coerenza nella trama – è direttamente correlata al numero di volte in cui un libro viene abbandonato. Alcuni sono pessimi, scritti così male, che si fa fatica a superare un singolo paragrafo. Altri, invece, hanno una trama così fluida che è praticamente impossibile smettere di leggere.
La stragrande maggioranza di questi ultimi ha qualcosa in comune: le storie hanno un capitolo d’inizio e una fine sensibilmente forti. Come puoi mettere giù un libro quando ogni sequenza inizia e finisce con un colpo di scena, un cliffhanger o una dichiarazione potente? Quando trovo questi elementi in un romanzo, so che l’autore comprende appieno l’importanza della leggibilità.
Può sembrare ovvio, ma se non si riesce a costringere un lettore a voltare le pagine della storia, allora bisogna interrogarsi sulle proprie capacità prima di scrivere un altro libro.
4. Immersione
Definisco l’immersione come la sensazione non solo perdersi in un romanzo (chiamo queste letture “stay-up-allnight-till-your-eyes-bleed”) ma di vivere intimamente la storia per mezzo dei personaggi.
Questo trucco si realizza attraverso una costante attenzione per l’ambientazione, l’atmosfera, la ricchezza delle descrizioni. Io non voglio vivere la storia come uno spettatore distaccato – guardo quello che sta succedendo – voglio sentire di essere nella storia.
Questo è il livello in cui molti scrittori inciampano: sebbene possano eccellere nella costruzione di un mondo e nella descrizione meticolosa all’inizio di un romanzo, una volta che l’azione e l’avventura aumentano, non solo perdono la concentrazione ma ignorano del tutto la descrizione. Ho visto questo accadere innumerevoli volte in ogni genere: ricca descrizione per le prime 100 pagine o giù di lì, quindi quasi nulla nelle ultime 200.
Gli scrittori che sono maestri di immersione assoluta sono così bravi che settimane, mesi e spesso anni dopo aver letto i loro romanzi riesco ancora a ricordare vividamente scene specifiche.
3. Spessore di personaggi e / o Intrecci
Personaggi tridimensionali, interessanti e identificabili portano connessione emotiva e intensità alla lettura. Se i lettori non sono emotivamente coinvolti con i personaggi, l’impatto narrativo della storia sarà inevitabilmente negativo. Le emozioni esercitano potere.
Ora, la ragione per cui includo un “e / o” tra lo sviluppo del personaggio e l’intreccio della trama è perché, in alcuni rari casi (in particolare nei thriller mainstream), un romanzo con una trama ricca di nodi può ancora riuscire con personaggi relativamente piatti.
Ecco perché la complessità della trama è la chiave: perché leggere un romanzo in cui è possibile prevedere con precisione cosa accadrà dopo alcuni capitoli? (Lo faccio abbastanza spesso. Dopo aver letto il primo o il secondo capitolo, annoto una previsione nei miei appunti. Sareste sorpresi di quante volte ho indovinato correttamente il finale).
Non importa se state scrivendo una fantasy o un thriller o una storia d’amore – la trama deve essere abbastanza intricata da tenere il lettore simultaneamente coinvolto e un po’ spaesato.
2. Originalità e innovazione
Tanti libri là fuori oggi sono costruiti su trame non originali, rimaneggiate e derivate. Ho letto molto. E mi annoio facilmente, specialmente quando leggo più volte la stessa storia di base.
Il mio consiglio? Non giocate sul sicuro. Che si tratti di personaggi atipici o strutture non convenzionali, scrivete qualcosa che nessuno hai mai letto prima. Date la svolta a un vecchio mito, ribaltate uno stereotipo. Abbiate il coraggio di essere creativi!
Convenzioni abusate – come il Prescelto nel fantasy che è costantemente un maschio bianco, o l’imprenditore miliardario emotivamente danneggiato nella narrativa erotica che ha bisogno di dominare sessualmente l’oggetto del suo desiderio – anche se brillantemente reso, sottostimerà e deluderà non pochi lettori (e recensori).
1. Profondità tematica
Questa è la mia speranza per ogni romanzo che scelgo – che all’interno della storia ci sarà una sorta di spiritualità o saggezza esistenziale, qualche tipo di rivelazione o intuizione che cambierà il modo in cui guardo me stesso e il mondo intorno a me.
Le storie, non importa il genere, hanno il potere di cambiare la vita. Dopo tutto, questo è l’obiettivo finale, giusto? Scrivere un romanzo commercialmente vincente e acclamato dalla critica che sia allo stesso tempo divertente e illuminante.
La valutazione è un processo cumulativo. Un romanzo che contiene questo tipo di potere tematico – così come gli altri elementi di cui sopra nella Gerarchia dei Bisogni – riceverà sempre una recensione.
Possa questa Gerarchia dei Bisogni non solo rendervi più consapevoli di come i vostri scritti sono vissuti dai lettori – e recensori di libri – ma anche offrirvi alcune preziose informazioni che possono essere utilizzate per migliorare la scrittura.
2 risposte
Molto interessante. Tutto ciò è un buon viatico per monitorare la stesura del proprio romanzo. Ho trovato l’osservazione sulle descrizioni molto pertinente. In effetti, bisogna stare focalizzati fino alla fine della storia, come lettrici e come autrici