Torna, dopo la pausa estiva, l’iniziativa “Ebook in Adozione” con un romanzo scritto a quattro mani, frutto di un sodalizio artistico e un’amicizia nata grazie ad Internet.
Le autrici
“Siamo Roberta Ambrogio e Sara Stroppa, due autrici e amiche rispettivamente nate a Messina nel 1990 e a Jesi (Ancona) nel 1989. La nostra amicizia è nata dietro lo schermo di un computer, ma nonostante la distanza di quasi mille chilometri, mediante un incessante scambio di email, idee e considerazioni, siamo riuscite a dedicarci insieme alla stesura del nostro primo romanzo, dal titolo “Quando c’era la luna”.
“Nel momento in cui abbiamo incominciato a documentarci e a valutare le varie opzioni di pubblicazione possibili, non conoscevamo il mondo del self-publishing, ma facendo alcune ricerche siamo arrivate alla conclusione che fosse un buon compromesso tra una pubblicazione con una casa editrice che non snaturasse il nostro lavoro, e i lunghi tempi d’attesa previsti dall’editoria tradizionale”.
“Quando c’era la luna” – Sinossi
Un venerdì sera come tanti al Moonriver, un nuovo pub aperto al centro di Roma, Virginia e Chiara conoscono Marco, Andrea e Luca. Siamo a Marzo del 2007 e diversi sono i motivi che li hanno portati tutti quanti lì, così come ognuno di loro, in fondo, ha una storia diversa dall’altro.
Tra amori dirompenti, delusioni, arte e sogni, nel corso degli anni le loro vicende si intrecceranno, per renderli più forti e scoprire che la vita riserva sempre tante sorprese, anche quando niente sembra facile.
Il tutto, sotto la compagnia costante e silenziosa della luna.
Un estratto
« Anima gemella. Addirittura? »
Gli scappò una mezza risata, che smorzò comunque poco dopo. Chiara restava infatti impettita e meditabonda lì accanto, e riprese il discorso con la stessa calma e risolutezza, convinta come era stata poche altre volte in vita sua.
« Sì. Io ci credo. E non nel senso che deve essere per forza quella che chiamano “l’altra metà della mela”, perché dopotutto dobbiamo essere capaci di completarci da soli… ma insomma, quella persona da cui proprio non riesci a stare lontano. Quella con cui c’è una sintonia tale che la capisci come nessun altro anche quando fa di tutto per nascondere agli altri quello che pensa. E accanto alla quale si possono superare tutte le difficoltà, se c’è la seria intenzione di stare insieme, per sempre ».
Concluse il tutto con quelle che erano le due parole più solenni di questo mondo, e che effettivamente tramortirono abbastanza anche Andrea.
Si sarebbe aspettato tutto tranne che una risposta di quel genere da parte di Chiara, ma notando la sua convinzione e totale partecipazione a ciò che aveva appena detto preferì non controbattere in alcun modo.
« Che dirti… ti auguro di trovarla presto, quest’anima gemella, allora ».
Mantenne lo stesso fare ironico e scanzonato di qualche minuto prima, pur non potendo negare che il discorso di Chiara l’aveva colpito più di quanto stesse dando a vedere.
Forse avrebbe accolto quelle parole col solito disincanto che lo contraddistingueva se a pronunciarle fosse stata un’altra persona; ma chissà per quale motivo, trovava che quei concetti, espressi da Chiara, avessero una credibilità tutta loro che sarebbe stato difficile portarle via.
Era talmente bella, illuminata dalla luna, dal lampione, e da quelle stesse parole che aveva appena detto, che per l’ennesima volta nel corso di quella serata Andrea pensò che fosse quasi irreale. Non la conosceva, non sapeva nemmeno se l’avrebbe più rivista, ma forse proprio per quello riusciva a tentarlo come nessun’altra.