Per l’ebook in adozione di maggio ho incontrato un’autrice candidamente entusiasta del suo percorso. Passatemi la definizione, sono certa ne capirete meglio il senso dopo aver guardato l’intervista che ha rilasciato durante il 1° Festival Internazionale del Self-publishing.
Pamela Menale ci presenta “Traccia Nascosta”.
“Il titolo è un chiaro riferimento all’abitudine di alcune band di inserire una traccia nell’album senza elencarla tra i titoli in copertina”.
La particolarità di questo romanzo è infatti il suo incentrarsi sulla musica. La vita del protagonista è costantemente accompagnata da una colonna sonora. Sarà la musica, in particolare “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd, a guidarlo attraverso il suo inferno personale.
Sinossi
Il detective Greg Barrett pensava che nulla avrebbe mai potuto ostacolare il suo brillante futuro nella Polizia di New York, ma ora deve ricredersi: quello che sta vivendo è decisamente il periodo più brutto di tutta la sua vita. Cosa sta succedendo alla sua salute psicofisica? Perché è tormentato da incubi devastanti? Queste e altre saranno le domande che gli impediranno di concentrarsi come vorrebbe sul caso che lo porterà a fare i conti con le fragilità che non sospettava nemmeno lontanamente di avere. “Traccia Nascosta” è la storia di come si può sopravvivere alle delusioni e di come ci si può rialzare dopo aver toccato il fondo.
“La storia ora è online, tutti possono leggerla e non si trova chiusa in un cassetto”, mi spiega Pamela, “per me non è mai stata questione di vendite: avevo l’estremo bisogno di raccontare questa storia, che mi bruciava così tanto tra le mani, e aver scelto di auto-pubblicarmi mi ha aiutata a trovare la pace che cercavo, sapendo che mi era stata data la possibilità di parlare al cuore di tante persone.
“Ogni volta che mi capita di ascoltare uno dei brani citati sorrido, pensando a Greg. Il mio sogno, adesso, è che quello stesso sorriso possa splendere anche sul viso di un lettore che un giorno, per caso, ascolterà una delle canzoni del romanzo”.
“Traccia nascosta” – prologo
Non aveva più le ginocchia, né le anche, niente più organi genitali né spalle: una 44 aveva ridotto tutto in poltiglia con colpi ben studiati e cadenzati.
Le sue ultime forze residue iniziarono ad abbandonarlo e, improvvisamente, gli sembrò che ci fosse troppa luce per poterla sopportare. Nello stordimento di quella esperienza pre-morte riuscì, comunque, a vedere con chiarezza che gli occhi che fino a poco prima si erano stretti su di lui con disprezzo non tradivano più la minima emozione.
(…) quegli occhi gelidi gli si pararono davanti, pretendendo tutta la sua attenzione, e furono l’ultima cosa che vide.
Il romanzo di Pamela Menale è disponibile anche su DuDag Libri, servizio che vi illustrerò nel dettaglio prossimamente, ma a cui vi introduco con le stesse parole dell’autrice: “aver ricevuto da loro un riscontro positivo mi ha fatta sentire bene. Nel loro scaffale ospitano finalisti e segnalati al Premio Italo Calvino. Se non mi fossi autopubblicata tutto questo non sarebbe mai accaduto”.