Il primo ebook che vi propongo per il nuovo anno è il racconto di un viaggio, o meglio di una fuga, la fuga dal buio di un’anima tormentata attraverso il Cammino di Santiago.
Le tappe del percorso dei personaggi di “Verso Santiago”, Teresa, Marco e il suo gemello Luca si intrecciano stranamente a quelle del loro ideatore, il livornese Mario Ughi, che pubblicando su Internet cerca con tenacia di allungare le vite dei suoi personaggi e invece, come tutti noi naviganti (reali e virtuali), si trova a fare i conti con improvvisi mutamenti e cambi di rotta (reali o virtuali che siano).
Ha ragione lui quando scrive: “non sempre quello che viene caricato su internet, assurge a una qualche forma di immortalità.
“Io non saprei dove trovare, adesso, le pagine del mio primissimo blog (…) la piattaforma per blog più grande d’Europa, ha chiuso i battenti, e così si sono perse centinaia di migliaia di pagine, frutto della dedizione di un esercito sterminato di blogger, un bacino immenso di pensieri, racconti ed emozioni affidati alla lettura di chiunque avesse voglia di navigare nel grande oceano di parole, magari lasciando un segno, un messaggio.
E dove sono adesso, quelle pagine?
“Nel ripensare alle migliaia di storie senza volto che hanno accompagnato infinite notti, ho deciso di creare questo Ebook, nella speranza possa giungere anche tra le mani di chi mi ha conosciuto, così che possano raggiungermi dove sono adesso. Ritrovarmi. O forse solo ricordare”.
Verso Santiago – Sinossi
Il rapporto tra Marco e Teresa è molto travagliato, hanno aspettative contrastanti, li unisce soltanto il sogno di vivere la loro storia a Parigi, ma la prima notte che trascorreranno insieme si rivelerà deludente e fatale per entrambi.
Marco decide così di fuggire verso l’unico posto nel quale pensa sia difficile rintracciarlo: il Cammino di Santiago. Quando ormai sembra svanito nel nulla, soltanto Luca, il suo gemello, intuisce dove possa essersi diretto. Profondamente arrabbiato, decide di inseguirlo. I due percorreranno, a poca distanza l’uno dall’altro, alcune tappe del Cammino; in silenzio si incammineranno lungo la discesa che porta alla Galizia.
Un estratto
Come Mosè di fronte alla terra promessa, potrò guardare alla Galizia dall’alto e da lontano, ma non vi entrerò.
In passato ho sperato davvero di arrivare a Santiago de Compostela, immaginando che avrei pianto di gioia davanti alla facciata della Cattedrale, e poi mi sarei seduto nella penombra smerigliata di colori per ammirare il grande incensiere che oscillando, nella sua lunga corsa, attraversa l’intera navata. Stanco e felice.
Molte volte ho pensato a questo viaggio con infinita gioia e speranza. Adesso capisco che non potrò vedere quel luogo sacro, perché il mio non è stato un vero pellegrinaggio.
Era soltanto una fuga.
E oggi la fuga è terminata.