Purtroppo non se ne trova traccia sul sito ufficiale, ma all’ultima Fiera nazionale della piccola e media editoria c’è stata una sorta di rivoluzione, anzi un’occupazione: ventitré fra narratori, poeti, saggisti, redattori, traduttori e promotori editoriali indipendenti, riuniti sotto la sigla di NBA (No Brand Art) si sono presentati a Più Libri Più Liberi per incontrare il pubblico dei lettori e parlare con loro di self-publishing.
“E’ la prima volta in assoluto che un gruppo partecipa da solo, senza case editrici alle spalle”, si legge sul comunicato stampa.
Obiettivo: offrire, da indipendenti, un libro di qualità al lettore. Un’arte concentrata sui contenuti e sull’autonomia. Questo vuole indicare l’acronimo NBA – No Brand Art.
Il self-publishing permette di accedere alla pubblicazione gestendone direttamente tutte le fasi con l’ausilio di professionisti e di integrare con la propria attività di promozione quella offerta dall’editoria tradizionale. A questo si aggiunga l’opportunità di accedere, attraverso la traduzione, a mercati potenzialmente sconfinati grazie ai canali di vendita online.
Gli autori presenti non sono contro o a favore rispetto ai vari metodi di pubblicazione e divulgazione. Operano le loro scelte nell’interesse dei lettori e, da imprenditori di se stessi, stanno imparando a fare bei libri, ben scritti, bene editati e impaginati, con copertine di qualità paragonabile a quelle delle case editrici avvalendosi di professionisti seri, quali redattori, traduttori e grafici, per stabilire un patto di fiducia con il lettore.
Attraverso autopubblicazione e autopromozione gli autori sperimentano inoltre nuovi modi di fare editoria e nuovi generi e formati (libri interattivi, e-book). Attraverso molteplici canali portano il libro al lettore e dialogano direttamente con lui.
#piulibri13 la conferenza stampa di #NoBrandArt con @SedCetta @maurosandrini e gli altri. C'è un bel clima qui! pic.twitter.com/E7CXMgrwZZ
— Marco Stancati (@MarcoStancati) 7 Dicembre 2013
B.C. Craven, nel Giuramento del narratore contento, scrive: “Penserò al mondo che vuole rappresentarsi tramite me, e penserò al lettore che deve godere della rappresentazione.”
I lettori in cerca di nuovi talenti da scoprire troveranno, nelle opere degli autori indipendenti di qualità, un ricco bacino di libri originali, facilmente reperibili e dei generi più vari.
Storiacontinua, che del dare spazio ai libri di autori autopubblicati ne ha fatto una missione, aderisce completamente alla causa di #NoBrandApart
3 risposte
Damn, non sapevo di questa cosa! Ma è possibile raggiungere gli autori che si uniscono sotto questo hashtag?
Si, segui l’hashtag su Twitter oppure Cetta De Luca @SedCetta
Si non ci avevo fatto caso in un primo momento xD