Immeritatamente trascurato dai siti letterari, abbiamo deciso di dedicare un paio di appuntamenti al Primo Festival del Self-publishing, che si è tenuto a Banchette (To) lo scorso 9 e 10 Aprile 2011.
L’organizzazione è dell’associazione artistico culturale Progetto e Materia – che ringraziamo per la disponibilità dimostrata nel fornirci il tutto il materiale relativo all’evento – patrocinato dal Comune di Banchette, dall’OPE (Osservatorio Parlamentare Europeo) e dal Consiglio d’Europa, in partnership con la rivista letteraria Inchiostro e la casa editrice Boopen.
Tema della manifestazione: “se son storie, fioriranno…”, cioè, come superare la difficoltà di far conoscere al pubblico il proprio libro dopo averlo pubblicato per vie del tutto indipendenti.
A tale scopo, il Primo Festival del Self Publishing si è proposto quest’anno di offrire agli autori, da un lato la possibilità di presentare le loro opere di fronte a una platea e di commercializzarlo, dall’altro di organizzare una mostra mercato con pubblicazioni alternative a quelle solite disponibili nelle librerie o negli stand delle grandi fiere.
Alle due giornate di Festival hanno partecipato complessivamente 25 autori, provenienti in prevalenza da Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e Veneto.
Ognuno di loro ha potuto, non soltanto promuovere la propria opera, ma anche descrivere le proprie esperienze di autore indipendente, i motivi della scelta che l’hanno condotto all’autopubblicazione e le strategie che persegue per farsi conoscere.
“Sono emerse a tal proposito due scuole di pensiero” ci spiega Chiara Abrardi di Progetto e Materia “chi punta tutto sulle presentazioni, la distribuzione autonoma nelle librerie, la partecipazione a manifestazioni letterarie di vario genere e chi si affida in particolar modo ai nuovi media come siti web, blog, social network, booktrailer, Scribd“.
“Grazie all’intervento di alcuni esperti, si è parlato anche di cross-media publishing, e-book, licenze Creative Commons e di come l’utilizzo di questi strumenti possa non scavalcare l’editoria cartacea o il classico diritto d’autore, ma integrare le forme tradizionali di divulgazione di un’opera in modo da renderla accessibile al più vasto target possibile di lettori”.
Non perdetevi le immagini e tutti gli approfondimenti dal Primo Festival del Self-publishing.