Ormai di Scrittura Industriale Collettiva si parla ovunque, nelle Università, nelle case editrici, su Internet, insomma, fiumi di articoli perchè per spiegare cos’è la scrittura collettiva è inevitabile non fare riferimento al loro metodo.
Abbiamo chiesto agli autori del collettivo come ci si sente ad essere dei “padri fondatori” punto di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi a questo genere di scrittura?
Ci fa molto piacere: fin dagli albori del progetto SIC abbiamo posto al centro della nostra attività la questione metodologica. Quando cominciammo a lavorare allo sviluppo del metodo, effettuammo un “case study” sulle principali realtà di scrittura collettiva nel mondo e in Italia, che incluse una intervista agli stessi Kai Zen e ai Wu Ming.
Proprio da queste interviste emerse che un elemento chiave della riuscita di tali collettivi nella stesura di romanzi efficaci era il fatto di essere composti da persone che si conoscevano tra loro e avevano intenti comuni. Metodologicamente parlando, le fasi informali di incontro, pianificazione, dibattito erano per loro fondamentali tanto quanto la fase di scrittura. Questo fatto rendeva il loro metodo non esportabile, applicabile solo a quello specifico gruppo di persone: proprio da questa riflessione comprendemmo l’esigenza di creare un impianto metodologico univoco, che fosse utilizzabile da chiunque, anche da persone che non si conoscevano tra loro, per la realizzazione di opere coerenti e unitarie
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A che punto è la stesura del Grande Romanzo SIC?
Il Grande Romanzo SIC è quasi pronto. La fase di stesura è finita, adesso siamo in fase di revisione. Coerentemente col carattere collettivo dell’opera, abbiamo reclutato uno staff di editor e di storici, i quali hanno letto e analizzato il romanzo, segnalando incongruenze strutturali o imprecisioni storiche; al momento stiamo implementando nel testo le loro notazioni.
Finito questo lavoro, effettueremo un’ultima rilettura per correggere eventuali refusi sfuggiti ai revisori e controllare nuovamente cronologia e struttura, dopo di che il romanzo sarà pronto per essere proposto agli editori.
Come vi è venuto in mente di realizzare un romanzo che necessitasse di un così grande dispiegamento di persone ed idee?
L’idea di scrivere un romanzo a decine (o centinaia di mani) era uno degli obiettivi del progetto SIC fin dall’inizio. La dichiarazione d’intenti del progetto che portammo alla Fiera del Libro di Torino nel 2007 recita infatti:
Scopo del progetto SIC è
– Far diventare la scrittura collettiva dei piccoli gruppi una prassi letteraria;
– Scrivere un grande Romanzo Aperto, un libro collettivo da centinaia di utenti, che sia innanzitutto un buon libro;
– Dare vita a una rete di lettori e scrittori attenti all’innovazione e sensibili al tema della condivisione del sapere.Il progetto del Grande Romanzo SIC si è concretizzato due anni dopo il concepimento del metodo perché prima di utilizzarlo per realizzare un romanzo era necessario testarlo e affinarlo. I cinque racconti scritti tra il 2007 e il 2009 (Il principe, Un viaggio d’affari, Alba di piombo, Notturni per ipermercato e Il sopralluogo, tutti distribuiti in Creative Commons e scaricabili dalla biblioteca SIC o in formato e-pub da Simplicissimus ), era mettere alla prova il metodo con testi di diverso contenuto, taglio e struttura. Allo stesso tempo era necessario “formare” all’uso avanzato del metodo altre persone, così che potessero aiutarci nei titanici lavori del Grande Romanzo in qualità di “Direttori Artistici” e non solo di scrittori, e i racconti sono serviti anche a questo.
Promettete di ritornare su StoriaContinua, per raccontarci la vostra storia e spiegare agli scrittori interessati il vostro famoso metodo?
Con molto piacere. Già la risposta precedente a questa pone un interrogativo, cosa sia un “Direttore Artistico” nel metodo SIC. Torneremo quindi con un articolo dettagliato sul metodo, a cui ne faremo seguire un altro dedicato specificamente al Grande Romanzo.
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