In un precedente post ho segnalato un elenco di opere di narrativa interattiva che ogni autore dovrebbe conoscere se vuole addentrarsi in questo mondo, prendendo spunto da un articolo apparso sul sito californiano Gamasutra.com. Mi sono anche chiesta però, in quell’occasione, perché i migliori lavori di questo genere provengano sempre da oltreoceano. Possibile che non emergano autori italiani nel panorama digitale? Per chiarirmi le idee mi sono rivolta alla community di IF Italia che cura sul portale OldGamesItalia una sezione dedicata al mondo delle avventure testuali, con un occhio di riguardo agli autori nostrani. Quello che ho scoperto è che c’è una schiera di creativi e artisti dell’ipertesto pronta a uscire dalla nicchia per appassionare il grande pubblico, e anche voi spero, che so non vi perderete questa presentazione di IF – Avventure Testuali per trovare nuovi spunti per le vostre storie.
Tabella dei contenuti:
La rinascita delle avventure testuali
In un periodo in cui si parla molto di letteratura elettronica, scrittura dinamica, inchiostro digitale, ipertesti, per la crescente diffusione degli ebook reader e di altri dispositivi mobili come tablet e smartphone, sono tornati di moda anche i vecchi videogiochi testuali degli anni 80 come Zork e Avventura nel Castello. Programmi in cui grafica e sonoro sono sostituiti da testi, anche piuttosto complessi, che descrivono luoghi, oggetti, personaggi, mentre il giocatore interagisce con l’ambiente che lo circonda digitando brevi comandi di solito caratterizzati dalla sintassi verbo+oggetto: prendi la spada, mangia la mela, apri la porta, accendi la lampada, indossa la giacca.
La tastiera prende il posto del mouse e del joypad, così come la fantasia quello di immagini e suoni, permettendo a un’interfaccia apparentemente rudimentale e anacronistica di garantire una profondità di gioco estrema, in grado di tenere l’utente appiccicato allo schermo per ore. Proprio per questo, quella che oggi si chiama Interactive Fiction, per la riconosciuta posizione a metà tra libro e gioco, è considerata una tipologia di intrattenimento senza età, che a più di trent’anni dalla nascita prospera in tutto il mondo, sia pure fuori dai canoni del mercato commerciale, con una nutrita schiera di autori che si diletta ogni anno nello scrivere nuove storie.
Narrativa interattiva in Italia
In Italia, dopo i fasti degli anni 80 con le tante avventure pubblicate in edicola sulle cassette di riviste come Epic 3000, Explorer, Viking, Epix 3001, Next Strategy, Dream, e firmate da blasonati autori come Bonaventura Di Bello, Enrico Colombini, Roberto Tabacco, Simone Concina, ci ha pensato Internet a rimettere in circolazione i videogiochi testuali, offrendosi come punto di incontro ideale per gli appassionati. L’avvento dei social network ha fatto il resto, fornendo agli autori più popolari eccezionali spazi e mezzi di promozione
Ciò che piace di questi giochi, al di là dell’intrinseca immersività, è la freschezza che traspare dalle storie, lontane dagli stereotipi commerciali di cui sono infarciti i prodotti fatti per il mercato. In una avventura testuale si può trovare tutto e il contrario di tutto, già solo in Italia ci sono centinaia di programmi liberamente scaricabili da Internet, che spaziano tra le ambientazioni, le trame e i generi più svariati, spesso in modi imprevedibili, con grande personalità, cura del dettaglio e passione. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti gli autori di Interactive Fiction, come Adam Cadre, Emily Short, Andrew Plotkin, sono considerati alla stregua di scrittori, drammaturghi, artisti, in grado di dare un valido contributo al patrimonio letterario del proprio paese. In Italia, qualcosa si sta muovendo, ma alla critica piace soprattutto che, grazie al crescente successo delle avventure testuali, molti giovani si stiano avvicinando alla lettura, scoprendo che c’è qualcos’altro di divertente oltre ai classici (per loro) videogiochi.
I migliori autori di narrativa interattiva
Un bell’exploit è arrivato dall’autore fiorentino Marco Innocenti, che nell’autunno del 2012 con un gioco scritto in inglese, Andromeda Apocalypse, drammatica epopea fantascientifica che racconta la fine di un pianeta, ha vinto l’IF Competition, la gara mondiale indetta ogni anno dai fan del genere. In Italia, sta facendo parlare di sé l’imperiese Marco Vallarino che, a dispetto della quantità di storie pubblicate su carta per Mondadori, Alacran, Coniglio, Fanucci, Multiplayer, Stampa Alternativa, Datanews, ha sempre guardato con interesse al fronte della letteratura elettronica. La sua opera horror Darkiss! Il bacio del vampiro ha superato i 30.000 download e attirato l’attenzione di importanti siti e riviste di videogiochi.
Sul fronte del fantasy, sempre spumeggiante, si muovono vari personaggi, tra cui Paolo Lucchesi, altro autore molto apprezzato dai fan, che ha pubblicato il kolossal La pietra della luna con alcune evocative illustrazioni e molti elementi anche di horror e mistery. In coppia con l’autore di giochi di ruolo Roberto Grassi, Lucchesi ha scritto il noir Beyond, illustrato da Alessandro Peretti, che ruota intorno a una serie di sinistri omicidi e sparizioni.
Il tandem di programmatori Gabriele Lazzara & Carmelo Paterniti ha realizzato un’altra avventura fantasy (umoristica) di vaste proporzioni, Lo scettro di Terkhen, in cui si interpreta l’aspirante mago Ogul alle prese con i primi incantesimi. Leonardo Boselli ha ambientato il suo gioco Aladino e le perle di saggezza in un esotico scenario da Mille e una notte, mentre Francesco Cordella per il noir Flamel ha scelto un misterioso contesto chiamato Mondo del piacere.
Nel segno del pulp è Uno zombie a Deadville di Tommaso Caldarola, in cui il giocatore deve aiutare un orrido morto vivente a soddisfare i suoi insani appetiti. Un altro classico è l’umoristica Non sarà un’avventura di Roberto Barabino, che utilizza come sfondo una affollata spiaggia di Genova, da passare letteralmente al setaccio per trovare le biglie necessarie a convincere un bambino a farsi invitare alla festa della sorella (da rimorchiare).
Interactive Fiction oggi
La narrativa interattiva sembra pronta a uscire dalla nicchia per tornare ad appassionare il grande pubblico, grazie anche alla portabilità di molti di questi giochi, che tramite il particolare formato multi piattaforma, denominato Z-Code e realizzato con il linguaggio di programmazione Inform, possono essere utilizzati su ogni tipo di dispositivo fisso e mobile e con qualunque sistema operativo, a cominciare da Windows, GNU/Linux e Mac OS.
Il sito della comunità italiana di Interactive Fiction, ospitato dal portale OldGamesItalia, è uno scrigno che racchiude un autentico tesoro di giochi, suddivisi per genere, data, piattaforma, autore, eccetera. Per iniziare a giocare basta scaricare l’interprete più adatto al proprio sistema operativo (generalmente si consiglia Gargoyle) e i file dell’avventura. A dispetto delle apparenze, basta poco per prendere familiarità col prompt “>” e impratichirsi col sistema di gioco. Il difficile arriva quando si dovrebbe smettere di giocare per iniziare a studiare, lavorare… o fare qualunque altra cosa che non sia esplorare il magico mondo dell’avventura.
Una risposta
Grazie per la menzione, volevo suggerire (per non usare sempre il solito di Wikipedia) la pagina in cui parlo del mio progetto di ipernarrativa, dove ci sono diversi articoli sul tema.