Tutti parlano della necessità per gli autori di essere imprenditori, ma cosa significa questo concretamente?
Ecco alcuni dei modelli di business più utilizzati dagli autori che riescono a guadagnare con i libri online.
via Selfpublishing Advice: “Business Models for Indie Authors” di Orna Ross.
1. Modello a visione singola: scrivere velocemente, pubblicare spesso.
Gli autori che utilizzano questo modello di solito si dedicano alla scrittura di un genere popolare, scrivono velocemente e pubblicano ancora più rapidamente. Spesso solo tramite Amazon per sfruttare le promozioni di Kindle Unlimited, e spesso in formato ebook, solo in alternativa considerano la stampa o il formato audio.
2. Modello Ampio: formati e rivenditori multipli.
Pubblicano attraverso Kobo, Apple Books, Google Play e distributori come Draft2Digital, così come KDP e Createspace per il cartaceo. L’idea è di raggiungere il maggior numero possibile di lettori e costruire una audience crescente e costante nel tempo.
3. Modello libri + consulenza.
Un modello ideale per gli autori di saggistica, in base al quale i guadagni provenienti dalla vendita di libri sono integrati a quelli ottenuti tramite consulenze o partecipazione a eventi di formazione, insieme a infoprodotti spesso venduti a margine di interventi o webinar.
4. Modello didattico: libri + apprendimento.
Si distingue dal Modello 3 per essere un insegnamento reale e attivo in un ambiente di apprendimento riconosciuto, un istituto scolastico, un’università o un mooc; l’autore corregge i moduli e assegna degli esercizi, non si limita solo a dare informazioni.
5. Modello Membership: Libri + benefit per i lettori.
I lettori appassionati sono invitati a iscriversi mensilmente o annualmente a un programma che offre loro dei vantaggi (contenuti esclusivi, anteprime, incontri). Di nuovo, questo generalmente funziona meglio per gli autori di non-fiction, anche se alcuni autori di narrativa, in particolare di romanzi rosa, hanno ottenuto un grande successo applicando questo modello.
6. Libri + Sponsorizzazioni.
Più che ricchi mecenati, di questi tempi è più probabile che sia un marchio, un’istituzione o uno sponsor ad offrire denaro agli autori per ottenere, in cambio, visibilità presso i loro fan e follower. Una possibile alternativa a questo modello è il crowdfunding attraverso piattaforme come Patreon e simili.
7. Flussi multipli di reddito.
Il modello di business più comune, e forse il più sicuro. Oltre a combinare uno dei precedenti modelli, gli autori possono beneficiare del reddito proveniente da affiliazioni, lavori da freelance, premi e borse di studio. Il rischio è che può rubare molto tempo, ma può anche rivelarsi molto gratificante sotto l’aspetto economico.
Indipendentemente dal modello di business scelto, ci vuole dedizione, impegno e attenzione per riuscire a creare valore per i propri lettori. E per farlo, gli autori indipendenti devono sviluppare competenze in ambiti distinti da quello puramente creativo. Ogni aspetto della gestione dell’impresa richiede di indossare un “cappello” diverso:
il cappello dell’Artista per il lavoro che bisogna svolgere nell‘attività: sviluppare concretamente progetti, prodotti e servizi.
Il cappello da Manager per il lavoro da svolgere sull‘attività: individuare quali asset e processi possono generare i maggiori profitti.
Il cappello da Imprenditore per il lavoro da fare per l’attività: come competere sul mercato e ottenere l’attenzione del pubblico.
Un autore che vuole guadagnarsi da vivere facendo il lavoro che ama, deve indossare i tre diversi “cappelli”, almeno fino a quando non sarà in grado di delegare ad altri i diversi ambiti di quella che è una vera e propria impresa. Invece, molti pensano che basti pubblicare un libro per vedere arrivare i lettori, e ignorano o addirittura denigrano il ruolo del manager e dell’imprenditore. La realtà è che ci sono sempre più creativi di talento là fuori in cerca di attenzione e bisogna comprendere la prospettiva di ciascuno dei profili elencati per vincere sul mercato.
E voi avete già individuato il vostro modello ideale per vendere più libri?
Per approfondire: Quando conviene pubblicare un libro.
3 risposte
Articolo davvero utile Sonia. Un modo semplice e vero di delineare le combinazioni artista/manager/imprenditore nel mondo self.
Il modello libri+sponsorizzazioni lascerebbe un buon spazio di tempo da dedicare alla scrittura, che rimane l’aspetto fondamentale (se non scrivi non hai niente da publicare, reclamizzare, etc…), il problema sta nel fatto che agli emeriti nessuno nemmeno papa Francesco si prende la briga di sponsorizzarli e il crowfounding spesso non produce risultati considerevoli proprio perché, cito: “ci sono sempre più creativi di talento là fuori in cerca di attenzione”.
Carino il parallelismo con i cappelli. 🙂
Per ora mi colloco fra il primo e il secondo modello, ma un domani chissà…!