Terza e ultima tappa del nostro viaggio attraverso le pratiche creative della Living Mutants Society, come sempre sotto la sapiente guida del Direttore artistico Marco Minghetti, che dopo averci chiarito cosa sia e come si realizzi nella pratica la scrittura mutante, non si tira indietro difronte alle nostre ultime curiosità:
Nel suo profilo su Nova100, lei scrive che il progetto della Living Mutants Society non è l’ennesima sperimentazione di narrativa collettiva alla “WuMing” o “Luther Blissett”, allora, in cosa si differenzia la vostra scrittura?
Ho cercato di affrontare il tema cruciale della narrazione collettiva in modo radicalmente innovativo, in linea con le pratiche collaborative di produzione open source e wiki che in tutti i campi stanno segnando le nuove frontiere della conoscenza e dell’innovazione. In sintesi (il metodo da me proposto è nei dettagli ancora una volta descritto nell’Introduzione de Le Aziende In-Visibili) io credo che nella realizzazione di un romanzo collettivo:
- il Direttore Artistico (io, nel caso di specie) debba partecipare attivamente alla produzione del testo. Il suo ruolo (come quello di Linus nel caso della creazione del sistema operativo Linux) è di proporre il nucleo narrativo del progetto che intende sviluppare, insieme ad una serie di regole di scrittura da condividere con il gruppo dei co-autori. In entrambe le opere della Living Mutants Society io ho scritto gli Episodi-cornice, nonché altri Episodi intermedi: ho collaborato poi con ciascuno dei co-autori nella redazione delle altre parti del romanzo;
- nella logica “mashup” tipica della creatività contemporanea è bene che il testo di base sia una mutazione di uno (o più) testi classici. Nel caso de “Le Aziende In-Visibili” il testo “tradito” è “Le Città Invisibili” di Calvino, con interpolazioni tratte da tutta l’opera narrativa e saggistica dello scrittore, nonché da numerosi altri capolavori della letteratura mondiale. Nel caso de “La Mente InVisibile”, il backbone biblico si mescola con influenze omeriche, platoniche, shakespeariane, carrolliane, lovecraftiane, chandleriane, eccetera. In questa seconda esperienza il tema musicale assume poi un particolare rilievo;
- i materiali prodotti nelle varie fasi di lavoro (durato in entrambi i casi oltre due anni) sono sempre stati messi a disposizione del gruppo, a scadenze mensili. Responsabilità del Direttore Artistico è stata quella di definire quali fra le modifiche e le integrazioni (al testo originale e/o alle regole di scrittura) proposte via via dai co-autori andassero validate o meno.
Come mai avete deciso di affidare la pubblicazione de “La Mente InVisibile” ad una piattaforma di stampa on demand?
Questa scelta è stata a lungo meditata. In poche parole mi sembra evidente che il mondo editoriale sta attraversando una fase di enormi cambiamenti a causa della rivoluzione digitale, che lo investono a livello sia di creatività, di sviluppo e realizzazione del prodotto editoriale, sia a livello di commercializzazione e vendita. La sfida di questa “mutazione epocale” non poteva che attrarre irresistibilmente il nostro gruppo di mutanti e quindi, pur avendo già un paio di opzioni da editori tradizionali, abbiamo voluto vedere cosa succedeva ad utilizzare una piattaforma come quella de Ilmiolibro. Al momento i risultati mi paiono soddisfacenti anche se sono stato molto contestato su questa scelta. Ad ogni modo è ancora presto per tirare delle conclusioni: aspettiamo qualche mese e poi vedremo come se sviluppare questo secondo progetto (anche) utilizzando modalità tradizionali di distribuzione o meno.
Allora facciamo il nostro in bocca al lupo a Marco Minghetti e a tutti gli autori della Living Mutants Society, e li ringraziamo per essere stati con noi nelle ultime settimane.
Prossimamente sarà disponibile nell’Area Download anche l’ebook che raccoglie tutta questa nostra lunga chiacchierata. Nel frattempo potete scaricare “La Mente InVisibile” su Ilmiolibro.it per tornare a discuterne qui con noi.
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