Ho letto per la prima volta di Loot of Gatescrollwizard Dungeon su Twitter: sì, mi ostino ancora chiamarlo così perché mi ostino ancora a usarlo secondo la “vecchia” logica di fare rete, seguire persone interessanti, che hanno qualcosa da dire, e non la polemica del giorno.
Ora, sarà che siamo entrambi classe 82, approdati entrambi su Internet all’epoca dei blog, ma quando ho contattato Kroy, autore di Lgswd.it, mi ha subito spiegato: “Un progetto come il mio ai tempi di Splinder (amarcord) avrebbe avuto maggiore spazio di manovra, con tutti gli utenti che ogni mattina andavano a visitare gli altri profili per vedere cos’avevano postato e interagivano. Ma al giorno d’oggi non è più così, la distribuzione di un post è ai minimi storici (se non paghi) e pur cercando nel mio piccolo di strappare un sorriso al lettore, fatico non poco a portare il mio lavoro all’attenzione di nuovi utenti. Vitaccia”.
Una fatica che qui nel Laboratorio comprendiamo benissimo, non è vero? Ma che, almeno a me, sembra valga la pena di sostenere se poi ti apre mondi come quello di Loot of Gatescrollwizard Dungeon tenuto su, come mi ha scritto Kroy, dalla sola voglia di far giocare e soprattutto divertire.
Cos’è Loot of Gatescrollwizard Dungeon?
E’ quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità… Ah no. Questa l’hanno già usata. Rifaccio.
Prima però una piccola premessa: quando sono stato contattato con la proposta di scrivere un pezzo su Storia Continua sono rimasto perplesso per qualche minuto. Cosa posso scrivere, in quale veste posso propormi quando il mio progetto, nato un po’ per caso, non racimola che poche view settimanali?
Non mi pongo come autore professionista, non ne ho le basi né le capacità, né ho conoscenza e esperienza sufficienti per “salire in cattedra” e dire cosa funziona, cosa è bello, cosa è divertente e stimolante da leggere quando io per primo fatico a portare il mio sudato lavoro agli utenti, nell’epoca in cui i social hanno ormai “rubato” ogni spazio. ‘Tacci loro.
È quindi con queste premesse che mi sono avvicinato all’idea di scrivere un articolo su Loot of Gatescrollwizard Dungeon. Ma partiamo dalla basi.
Cos’è Loot of Gatescrollwizard Dungeon, quindi?
Loot of Gatescrollwizard Dungeon (da qua in avanti Lgswd o mi si consuma la tastiera) è un racconto a episodi interattivo ispirato ai libri-game con cui sono cresciuto. Vi sono delle scelte da fare, dei combattimenti da vincere, tutto gestibile tramite un’interfaccia a dadi. Mi accingo a fare degli esempi per il pueblo, ora o mai più!
Sbagli e al bivio vai dalla parte sbagliata? Muori.
Metti piede nel posto sbagliato? Muori.
Tocchi qualcosa di sospetto alla ricerca di un tesoro nascosto? Muori male.
Vedi un cadavere di troll che sicuramente nasconde una trappola e hai paura di morire? Trovi un tesoro. Sai mai nella vita.Come nei classici libri-game il divertimento sta nel sapere quali scelte fare e nel conoscere i punti deboli dei nemici.
I libri-game hanno conosciuto la loro epoca d’oro negli anni 90 e consistevano in storie interattive in cui erano presenti anche dei combattimenti. C’erano libri-game fantasy, sui pirati, sui ninja, sui samurai, sulla saga di Re Artù o il Signore degli Anelli. Recentemente hanno acquistato nuovamente una loro rinnovata dignità grazie allo zoccolo duro di fan instancabili e all’interesse di alcuni influencer (per esempio l’ottimo L’Isola Maledetta di Kurolily).
Lgswd è una parodia fantasy birichina, digeribile anche per chi il fantasy non lo digerisce, e farcita di rimandi alle serie a fumetti, ai cartoni e alla cultura pop che ci ha cresciuto (Ghostbusters, Saint Seiya, Berserk, Il Signore degli Anelli, Harry Potter, ecc.): un nerd’s digest stuzzicante e irriverente il giusto.
Il gioco si estende per ora su sei capitoli differenti ed è disponibile gratis e senza registrazione su un blog il cui indirizzo è Lgswd.it, il tutto su server sicuro con certificato SSL perché la vostra sicurezza conta (poi non dite che non vi regalo mai niente).
Brutus e Ivrea si risvegliano senza una ragione apparente nel dungeon di Gatescrollwizard situato nei sotterranei del castello di Rosiko, costretti loro malgrado a proseguire verso i piani inferiori e verso minacce sempre più impegnative. Roba peso peso, insomma.
Cosa ne so io della narrativa ai tempi di internet (e dei social, aggiungerei con amarezza)?
Ma niente, cosa volete che ne sappia io che ho sì e no la quarta elementare!
Ma un fatto incontrovertibile si staglia con luce dirompente in questa grande ignoranza: Lgswd è qui e dimostra come un semplice blog sia tutto quello di cui un autore sbarazzino ha bisogno per intrattenere e divertire… e fa nulla se le view non ripagano la fatica! Qua si combatte giorno dopo giorno per la vanagloria e per una questione di principio, immaginando una seconda, fulgida giovinezza per i blog e i progetti indipendenti come il mio!
Sei abbastanza nerd per giocare a Loot of Gatescrollwizard Dungeon?
Ai dadi l’ardua sentenza!